Quarantasette giorni e altre sei partite di campionato, di cui quattro fuori casa, restano al faccia a faccia con la Juve, la rivale di sempre. Venerdì primo marzo, quello è il giorno. E a quella data, il Napoli non ci pensa più di tanto, ma vorrebbe arrivarci con un distacco tale da poterlo annullare in novanta minuti di fuoco. Mazzarri stavolta sorride di gusto. Era quello che cercava, diventare più «antipatico» battendo anche il Palermo e piazzarsi a cinque punti dalla capolista. Ma il pensiero vola a quel -2 in classifica. E’ diventata un’ossessione. Spiega il tecnico toscano: « Per come sono andate le cose esattamente, e io che sto dentro lo so, credo che il Napoli, e la società, siano stati danneggiati. Sono parte lesa in quella vicenda. E’ accaduto qualcosa che esula dal discorso sportivo. Noi, quei due punti li abbiamo raccolti sul campo e spero che ci levino tutto». Mazzarri ne parla con assoluta serenità. E ci scherza anche su: « Non era facile ad un certo punto del campionato rialzarsi da una mazzata simile: trovarsi con due punti in meno in classifica e senza due giocatori tra cui il nostro capitano. Anzi, sapete cosa vi dico? Per me Cannavaro e Grava è come se fossero infortunati e spero di recuperarli per domenica».
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