Si (ri)parte: e in questo viaggio fantasioso verso Londra, Cagliari diviene d’incanto il passato. Sei reti, goleada d’altri tempi e cinque vittorie consecutive in campionato, come ai bei tempi di Diego. Ma quando ormai la notte si spalanca dinnanzi a Walter Mazzarri, le tenebre aiutano a sognare: « E dobbiamo fare l’impossibile per realizzare quel sogno ».
Un allenatore, dopo un 6-3, cosa pensa?
«Parlo per me e dico che sono orgoglioso di questa squadra. Il rischio era di entrare in campo distratti da altri appuntamenti, invece siamo stati bravi nell’approccio alla partita, ben messi, motivati. Sono felice. Era quello che chiedevo».
Pure Cannavaro in gol…
«Un bel gol, provato in allenamento. Venuto fuori da un blocco studiato a tavolino. Ogni tanto ci riescono certi schemi».
Segnano tutti, ormai…
«Le note liete sono tante e questo dimostra che la squadra ha una sua coralità. Però io sono un incontentabile e non m’è piaciuto il modo in cui abbiamo subito gli ultimi due gol. Abbiamo abbassato la tensione. Lavoreremo su questi dettagli, che non sono ininfluenti. Impossibile concedere a certi avversari tutto questo spazio, si rischia di mandare in frantumi un sogno».
Cinque vittorie consecutive in campionato, come non accadeva dall’anno dello scudetto.
«Non facciamo confronti con quelle stagioni. Ma noi stiamo facendo buone cose e quel gruppo resta per ora irragiungibile. Ed essere arrivati agli ottavi rappresenta un successo che ci mette quasi alla pari di quell’epoca. Quasi».
E ora il Chelsea: proiettandosi verso Londra.
«Loro faranno la partita, punteranno a qualificarsi, ma hanno valori alti. Hanno ripreso morale. Dobbiamo stare attenti a far bene la fase difensiva, dobbiamo ragionare a modo nostro, ignorare il fattore campo. Dobbiamo far tesoro di ciò che è successo al Milan, guai mollare per un solo istante».
Cosa le fa paura?
«Abbiamo rispetto del Chelsea, ma non dobbiamo indietreggiare, non faremo calcoli, saremo attenti e andremo a giocare come sappiamo fare. L’errore più grosso sarebbe quello di farsi comprimere. La vittoria sul Cagliari ci dà ulteriore fiducia, conferma il nostro stato di grazia».
L’atmosfera di Stamford Bridge incute timore?
«Gli stadi inglesi sono belli, stimolano, spingono quasi le proprie squadre. Il Chelsea sembra in crescita, ha vinto in casa del Birmingham e le affermazioni aiutano a rimuovere ogni tipo di perplessità. Io spero solo che il Napoli faccia il Napoli».
Il nuovo Hamsik significa anche un nuovo Inler.
«Ha modificato un po’, ma riesce sempre a trovare il gol. E’ la squadra che risponde perfettamente ai codici, agli input. E possiamo sentirci soddisfatti di ciò che stiamo realizzando. Direi che tutti i ragazzi meritino un plauso, ma poi aggiungo che finita una partita ne comincia un’altra: e io ora devo intervenire perché quei due gol subìti nel finale mi hanno lasciato un po’ perplesso. Non possiamo sbagliare… ».
E poi quel Lavezzi là: sei reti in cinque gare e ora persino rigorista.
«Per scaramanzia, taccio. E’ in gran forma, è andato sul dischetto in tranquillità e ha calciato con sicurezza. Questo Pocho qua dà soddisfazione, ha sempre fatto buone cose, ma ormai è un calciatore completo».
Quante volte ha pensato al Chelsea in questi giorni?
«Mai, vado avanti di partita in partita. Ma ora lo sto già facendo. Dobbiamo stare sul pezzo per novantacinque minuti. E saper sfruttare ogni occasione, ora dobbiamo far gol anche al Chelsea».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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