Felice e contento. Diavolo di un Mazzarri. Riesce a far arrabbiare tutti, pure nella sera in cui il Napoli acciuffa per i capelli una gara che sembrava segnata e con tutta l’Udinese, magazziniere compreso, sul piede di guerra: «Più giusto un pari? No, il Napoli meritava di vincere, altro che pareggio. Abbiamo dominato, giocando una splendida partita. Sono davvero contento della gara dei miei ragazzi». Provano a spiegargli che dall’altra parte è un fiorire di proteste contro l’arbitraggio. A cominciare dal patron Pozzo, fiume in piena contro Rocchi. «A un presidente io non rispondo. Io sono un allenatore e non posso certo fare polemiche con il proprietario di una società. Preferisco guardare alla prestazione, abbiamo affrontato l’Udinese con il piglio da grande».
E l’analisi mazzarriana della prova del Friuli è tutta un fiorire di complimenti per gli azzurri: «Siamo stati bravissimi, anche nel primo tempo – dice – mica se segni un gol significa sempre che hai giocato meglio. Noi abbiamo preso una rete nell’unico tiro che abbiamo concesso ai bianconeri. Le nostre azioni sono state di più e più nitide. Forse già nel primo tempo meritavamo di passare in vantaggio. La reazione non mi stupisce, avremmo giocato così anche se eravamo sullo 0-0». Ammette comunque tiepidamente che forse l’espulsione di Fabbrini ha favorito la rimonta: «Probabilmente si sono aperti un po’ di spazi. Fino a quel momento chiudevano e basta e noi soffrivamo la loro solida difesa. Ma noi abbiamo giocato meglio dell’Udinese anche quando eravamo 11 contro 11».
Non mostra un volto crucciato neppure quando gli fanno la conta dei rigori sbagliati quest’anno, con ieri si è arrivati a quota quattro: «Può succedere che un giocatore sbagli. Sono giovani e a volte di fronte hanno un portiere che si prepara bene. Siamo stati un po’ sfortunati in questa stagione. Ovvio che ci sono allenamenti specifici e noi li facciamo durante la settimana». Un punto che lascia il Napoli aggrappato al treno Champions, ora a -1. Un mese fa era a -11: «Io non ho mai detto dove si deve arrivare, figurarsi se ho parlato di terzo posto. Però è chiaro che siamo in forma e giochiamo un buon calcio. Ci attendono 10 finali da qui alla fine. Poi tireremo le somme».
Confessa poi però una sua arrabbiatura. «Ancora tante le disattenzioni in difesa: abbiamo ripetuto gli stessi errori commessi contro il Chelsea. Questo è un punto dolente. La posizione di Cavani? Sì è vero, tendeva ad indietreggiare. Avevo detto a Dzemaili e Pandev di giocare dieci metri indietro ma Edi tendeva a tornare molto più spesso di quello richiesto». Difende quindi le scelte in difesa. «Fernandez sa che deve ancora maturare e che Campagnaro e Cannavaro mi danno certezze che altri non mi danno». Intanto è già vigilia di Coppa Italia, Mazzarri suona la carica. «Voglio un San Paolo che esploda di entusiasmo. È una gara che dobbiamo vincere a ogni costo, senza pensare che ci basta un solo gol per passare il turno. Ne dobbiamo fare più di uno. Senza subirne alcuno».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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