Finiti i tormenti del pollicino da un metro e 90; un piccolo uomo che si arroventa sotto i comandi di un ignavo e di un depresso e anziano omino bianco della comunicazione, vittima di una pensione anticipata e che vede sciacalli e avvoltoi tra i suoi colleghi; una lunga lotta, durata quattro anni, tra guelfi e ghibellini, pro o contro Walter Mazzarri, sciamanizzati dell’uno e dell’altro tipo, dimentichi, molti di loro, che ci sono tantissimi argomenti nella storia di un Club di Serie A, massima espressione sportiva e sociale di una Città, ancora capitale del Mezzogiorno d’Italia.
E’ andato via! Da noi, ampiamente, previsto. Per un anno abbiamo “tormentato” il piccolo uomo dei continui sms con la nostra convinzione che l’allenatore del Napoli aveva in testa un solo ed unico obiettivo: andare all’Inter! Ci è riuscito! Ha fatto cadaveri sulla sua strada: il presidente dell’Inter Massimo Moratti, e super-azionista della SARAS, oggi, è un uomo sconfitto, un perdente. Aveva puntato tutte le sue fiches, sportive e non, su un giovane allenatore, Andrea Stramaccioni, un laureato di 37 anni che lui credeva fosse un talento, uno special boy; sperava nell’aiuto tecnico, calcistico, umano, professionale, commerciale dei suoi partner e cioè Branca, Ausilio, Fassone, e del signor Pirelli (Tronchetti Provera)…… Ha perso Massimo ed è deluso, l’altra vittima è Andrea Stramaccioni; tutto il popolo nerazzurro gli si era affezionato, dopo i disastri visti fare da Gasperini poi; una “makumba” ha colpito il giovane allenatore romano e, a tutt’oggi, nessuno nel mondo del calcio, conosce il reale valore di questo ragazzo. Mai, in tutta la sua lunga storia, l’Internazionale di Milano aveva avuto tanti infortuni e tante sfortune. Andrea, oggi, è un ragazzo demoralizzato: non vuole allenare, vuole aspettare, a casa, la scadenza del contratto dell’Inter, ma potrebbe cambiare idea a breve (giugno 2015). I primi cinque acquisti l’Inter li ha fatti su indicazioni di Andrea Stramaccioni, sperando che Walter li conosca: Andrea e il dr. Marco Fassone non hanno fatto in tempo a chiedere la consulenza del taumaturgo Orso Walter: Campagnaro (e questo, per fortuna, lo conosce bene), Icardi, Andreolli (ed anche questi dovrebbe conoscerli), poi ci sono l’argentino Botta, esterno sinistro offensivo del Tigre (infortunato per almeno altri cinque mesi), l’uruguagio Laxalt, centrocampista omnicomprensivo, del Defensor.
Lo sfogo del Presidente del Napoli e patron della Filmauro, amico di Angelina Jolie e di Carlo Verdone, definendo “cafonaggine” il comportamento di uno dei più bravi giornalisti italiani, sta a dimostrare, secondo chi scrive, normale cronista di periferia, di trincea e, poi, molto poi, di calcio ed evidenziare i difetti di Comunicazione della più importante Società di Calcio dell’Italia Meridionale e tra le più seguite al Mondo, nonché l’Azienda Napoletana che ha più contatti con gli Iscritti all’Ordine dei Giornalisti.
Per un motivo o per un altro e salvo per Behrami, le scelte della direzione sportiva del Napoli (scouting compreso!), si sono dimostrate sbagliate, almeno come recita la tabella minuti dei calciatori utilizzati da Mazzarri e quello che il Napoli sta vivendo oggi, compreso lo stato di inquietudine che turba tutto l’ambiente, non è che la logica conseguenza.
I segnali di inizio 2013 furono molto inquietanti e per niente incoraggianti. Molti non capivano perché la squadra avesse un’involuzione così accentuata, perché certi giocatori non hanno mai dato il loro contributo. Il nuovo anno per Walter Mazzarri fu pesante e non fu facile per lui raddrizzare una barca che prese una deriva, che sembrava, irreversibile quando la vittoria mancò per un mese e mezzo, da Napoli-Catania del 2 Febbraio fino al successo contro l’Atalanta del 17 Marzo. Il clima tossico di quei tempi potrebbe essere stato il motivo scatenante della decisione per Mazzarri di lasciare Napoli e quel 5% che lui individua in coloro che vogliono il male del Napoli c’è tutta, da parte mia, la convinzione che avevo visto giusto. Due autorevoli colleghi hanno ripetuto in quella settimana un mio concetto, vecchio già di diverse partite. Io ho chiesto, anche a Frustalupi, dell’inquinamento ambientale e tossico, lo stesso fece Mimmo Carratelli che titolò sul Roma del mio grande amico Antonio Sasso “Tira una brutta aria”; Paolo Assogna, invece, da Sky Sport 24 affermò: “c’è una nube tossica sul Napoli, deve uscirne”. Ripetono i miei concetti. Orso Walter era l’unico che poteva riuscirci; ha il carisma, le capacità, la forza di guidare uno staff composto da persone perbene e competenti. L’unico. Invece è andato via, incontro a un’altra mission impossibile: Inter.
Una lunga serie di domande:
Vorrà Aurelio De Laurentiis intervenire in prima persona? Quale introito porterà il mercato in uscita? C’è volontà di reperire, perlomeno i ruoli che mancano all’organico del Napoli? La classifica dei minuti disputati dimostra che Mazzarri ha utilizzato solo 10 calciatori a più di duemila minuti e 4 a più di mille, quindi 14. Può un allenatore disputare Campionato e Europa con solo 14 calciatori? Saranno capaci Bigon e i suoi scout a trovare prima e a tesserare poi validi rinforzi? Sarà Benitez l’uomo giusto a saperli chiedere? O accetterà i diktat di Aurelio e il ritorno a Napoli dei rientranti dai prestiti, in primis Vargas e Fernandez?
Buon Campionato Napoli, dal vostro Nando Troise.
Calciomercato
- Rafa Benitez ha già firmato con il Napoli; con tutto il suo staff. Solo le norme Uefa impediscono di ufficializzare, si attende la liberatoria del Chelsea.
- Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore della Roma. Verrà ufficializzato la prossima settimana, dopo la finale di Coppa Italia. Aurelio Andreazzoli (contratto fino a giugno 2017) sarà sicuramente il suo secondo. Mauro Tassotti resta a Milano con chiunque allenatore arrivi.
- Il Palermo ha scelto il nuovo allenatore, in colui che dovrà riportarla in serie A: Beppe Iachini. In settimana Sannino otterrà la rescissione di contratto e raggiungerà Sean Sogliano a Verona oppure andrà al Genoa di Preziosi; Andrea Mandorlini, invece, dovrà scegliere tra due richieste eccellenti, entrambe con il desiderio di arrivare in serie A: Spezia e Padova.
- Torniamo al Napoli: è combattuto Peppe Santoro: rimanere a Napoli o accettare l’invito di Mr Mazzarri e andare a Milano. Ha fatto il possibile Mazzarri per farsi notare, ieri, scegliendo uno dei ristoranti più famosi dell’antica Pozzuoli, “Il Capitano”, per incontrare proprio Santoro.
- In bocca al lupo a tutti; buon calcio mercato, buona Estate, buone vacanze.
- Vi diamo appuntamento alle comproprietà di metà giugno per poi proseguire attraverso i nostri inviati con E’ sempre calciomercato!
Nando Troise
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