Ancora una giornata caratterizza dalle polemiche verso la Juventus e il mondo arbitrale dopo la vittoria della capolista sul Milan. A me sembra una cosa strana che tutto quello che è successo in Italia non abbia significato niente. La Juve è andata in serie B, le altro no, eppure non è che qualche altra squadra non avesse avuto problemi con Calciopoli… La Juventus ha pagato, punto. E se vince da 5 anni consecutivamente lo scudetto e si appresta a farlo per il sesto, non è certo merito degli arbitri. Il merito è di una grande società, di Agnelli, di Marotta, dell’ottimizzazione del fattore stadio, ma anche dei rapporti all’interno del club. Si è mai sentita una critica del presidente all’allenatore o all’ad? Mai. Certo, se si vuole avere sempre un alibi quando si perde, la Juve è perfetta per fornirlo. Ma è proprio in questo sta la forza della Juve. Perché invece di relazionarsi alla squadra che vince, si insiste in comportamenti del genere continuando a sbagliare.
Quando ero nel Napoli di Maradona, tutto facevamo meno che lamentarci. E invece anche oggi leggo di esternazioni di altre De Laurentiis nei confronti della Juventus. Ma non era il caso di parlare solo della vittoria sul Crotone? La squadra ha chiuso un periodo duro ma anche esaltante nonostante la sconfitta con il Real venendo a capo di quella che, tra le squadre destinate a retrocedere, presenta il miglior gruppo, tanto che il 3-0 sembra eccessivo. Invece si parla della Juve e non si fa notare che invece il San Paolo è uno stadio che fa ridere. Continuando così, è difficile poi risultare credibili.
Stesso discorso per l’Inter. La squadra di Pioli quando sblocca il risultato è devastante. Contro una Atalanta un po’ troppo rilassata ho visto giocatori che hanno messo intensità e voglia di dimostrare di meritare il posto per l’anno prossimo. Certo, con la nuova forza economica, la base di giocatori che ha, -manca solo lo stadio nuovo- i nerazzurri possono veramente pensare in grande. Per farlo però c’è bisogno anche di un altro tipo di crescita. Faccio un esempio. Dopo la sconfitta con la Juve sulla quale non c’era nulla da dire, è stato scatenato un putiferio. Ricordo che quando la squadra di Allegri ha perso a Firenze, Buffon ha risposto a chi gli faceva notare di un possibile rigore per i bianconeri: ”La Fiorentina ha meritato di vincere, nessuna scusa”.
Alla Roma si respira un brutto clima. Quando un signore che sta in America, e ovviamente mi riferisco al presidente Pallotta, si mette a discutere le scelte dell’allenatore su questo o quel giocatore, allora si è sfasciato tutto. Poi magari la Roma vincerà tutto, ma il rapporto con Spalletti è finito, il segnale è chiaro. Non cambia la mia considerazione la vittoria sul Palermo. I giallorossi hanno controllato senza problemi una partita semplice, nonostante i tanti cambi operati dal tecnico in vista della decisiva gara con il Lione
Massimo Mauro per Repubblica.it
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