TORINO – Massimo Mauro ha vinto due scudetti: uno con la Juventus di Michel Platini, l’altro con il Napoli di Diego Armando Maradona. Erano gli Anni Ottanta, i più emozionanti di una sfida infinita: da José Altafini “core ‘ngrato” a questo campionato ricco di promesse. L’ex tornante – era il gergo di una volta -, oggi opinionista, analizza il duello tra le due squadre e i campioni che più le rappresentano.
Cominciamo da Arturo Vidal e Marek Hamsik, decisivi negli anticipi…
«Nel loro ruolo, sono due top player. Vidal è un centrocampista che, se fossi allenatore, vorrei sempre: nella mia squadra sarebbe imprescindibile. Hamsik è trequartista moderno, che non può giocare in club che non siano di vertice: troppo forte e intelligente, un autentico uomo-squadra».
Passiamo agli attaccanti: Carlos Tevez e Gonzalo Higuain…
«Potrebbero giocare tranquillamente insieme, perché le loro caratteristiche si fondono: Higuain è più uomo d’area, Tevez portato maggiormante a far giocare la squadra, benché bravo a sua volta in fase realizzativa. Sono due vincenti, le carriere lo dimostrano, e hanno la cattiveria giusta per diventare trascinatori».
Coppie di campioni allo specchio: rileva tratti comuni?
«La voglia di vincere, determinante quanto il talento: la Juve, negli ultimi anni, l’ha sempre cercata e il Napoli, comprendendone l’importanza, sta allineandosi».
Altri calciatori, nelle due squadre, meritano a suo giudizio d’essere indicati come simboli?
«Tra i bianconeri, Pirlo: non ce l’ha nessuno al mondo. Credo, più in generale, che a centrocampo il Napoli perda il confronto: il reparto di Benitez è ottimo, quello di Conte il migliore in assoluto. Con Vidal, Pirlo, Marchisio e Pogba è composto di soli top player».
Ci sono tante squadre ambiziose e il campionato è cominciato da appena due settimane, eppure già si parla di Juve e Napoli come grandi favorite per lo scudetto…
«Indubbiamente siamo ai primi passi di un lungo cammino, però di sicuro sono le squadre più forti».
Lo confermano le vittorie fin qui ottenute: limpide, spettacolari, convincenti…
«Benitez e Conte ci tengono a giocare bene e, di solito, chi gioca bene vince: sarà importante mantenere la voglia, amministrare le energie in vista della Champions, certo entrambe le squadre posseggono grande qualità. Magari nel Napoli vanno un po’ riviste le distanze tra reparti: la Juve in questo è più brava, ha alle spalle due anni di tattica perfetta».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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