Ha cominciato in Polizia nel 1984. L’anno dell’arrivo di Maradona al Napoli. Maurizio Masciopinto, questore, direttore delle relazioni esterne del Dipartimento Pubblica Sicurezza, storico tifoso azzurro lo ricorda con simpatia quando si tocca l’esempio del club di De Laurentiis al capitolo calcio e legalità. Un ragionamento che porta Masciopinto a insistere sui valori positivi che i risultati sportivi e gestionali possono attivare.
I risultati del Napoli possono migliorare l’immagine della città?
«Tutto ciò che è positivo può migliorare l’immagine di Napoli: è compito nostro, dei napoletani, far sì che questo accada. E un modello positivo, in questo caso di imprenditorialità sportiva che migliora la squadra e dà immagine positiva di Napoli, può essere stimolo anche per gli altri imprenditori, un modello di crescita».
Che cosa vuol dire Masciopinto?
«Che la città deve sollecitare le best practices, le buone pratiche che possono essere migliorate e studiate».
Per un nuova immagine?
«Io ricordo che ero responsabile della sicurezza in curva B, ricordo le domeniche al San Paolo a lavorare: giornate di sport. Anche del tifo ho un ricordo positivo, i capi dei tifosi mi conoscevano».
E oggi, la tifoseria dà un’immagine migliore?
«L’importante è la sinergia positiva. La squadra che vince fa modello e coinvolge i tifosi. Se c’è rapporto positivo tra calciatori e gestione, e tra squadra e tifoso, si crea una sinergia tra stadio e città. Il tifoso deve portare fuori dal San Paolo la positività».
Il club ha scelto il fair play finanziario.
«Le rispondo così. La polizia ha le Fiamme Oro alle quali il capo della Polizia dedica un’attenzione incredibile, gli atleti incarnano quei valori: lealtà, trasparenza. Bene fa l’imprenditore sportivo a interpretare questi valori nel rapporto lavorativo».
La squadra di Mazzarri è unita: un altro esempio per i giovani?
«I calciatori di questo Napoli sono un modello. I giovani vorrebbero incontrarli tutti i giorni. Mio figlio Vincenzino, 9 anni, la domenica veste la divisa di Cavani e si sente del gruppo. Spero sia la sensazione di tutti i napoletani».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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