Maurizio de Giovanni per “Il Mattino”:
“Che perfidia, questa sosta proprio adesso. No, non per la convenienza o meno per gli azzurri. Anche se la vittoria con l’Atalanta ha cambiato l’inerzia rispetto alla fallimentare sequenza che l’ha preceduta (almeno si spera).
È proprio la sosta in sé, che è perfida. Come interrompere un thriller al culmine della tensione, spedendo gli spettatori a far la fila per pop corn e patatine proprio quando il cuore era arrivato in gola e le mani erano strette ai braccioli della poltrona, in attesa del finale travolgente. Ed eccoci tutti a ciondolare per una domenica improvvisamente deserta di calcio, piena di sole e di primavera e di vento, con un’aria che alla luce è una promessa d’estate e un ricordo d’inverno all’ombra, senza giorni di festa vicini che almeno consentirebbero una gita: per distrarsi.
Ma nessuno è autorizzato a distrarsi, e quindi a fare da colonna sonora, anzi: da rumore di fondo a tutti i pensieri, resta quello colorato d’azzurro. E non l’azzurro carico della nazionale, quello di derivazione sabauda per intenderci; piuttosto quello del nostro mare. E col pensiero, tante legittime preoccupazioni: come andrà ai tanti nazionali, in giro per il mondo? Quelli che sembravano aver ritrovato smalto non si stancheranno, ripiombando nel balbettio tecnico che ha fruttato quattro miseri punti in sei partite? E le tante ore di aereo non fiaccheranno la condizione di Cavani, Armero, Zuniga? E al Matador come sarà andato il ritorno a casa? Ci saranno stati sorrisi e carezze, o saranno volati i piatti? Il tifoso, si sa, tende a vedere le cose o molto più rosa o molto più nere di quelle che sono in realtà; ed è maestro di dietrologia, per cui non ci sarà da sorprendersi se fioccheranno commenti e “l’avevo detto”, qualsiasi sia il risultato della prossima partita.
Quello che è certo è che il fenomeno della domenica senza calcio andrebbe studiato dai sociologi. Anche perché da quando le parabole satellitari recuperano partite da tutto il mondo e le riversano nelle case senza soluzione di continuità, il week end è diventato totalmente calciocentrico e oltre ai nostri cari azzurri ci sono venuti meno anche Rooney e Cristiano Ronaldo. Le famiglie, abituate a girare alla propria velocità facendo a meno dei patiti del pallone, catatonici sul divano col telecomando in mano, si sono viste piombare addosso migliaia di papà spaesati e disorganizzati, alla ricerca di compagnia e ansiosi di recuperare in un solo giorno l’assenza di un intero torneo. E non siamo affatto sicuri che ne siano state liete.
Comunque sia, la strana settimana è passata; e ha lasciato nei famelici occhi dei tifosi, cercatori di highlights delle partite delle nazionali che vedevano impegnati gli azzurri, Insigne a segno di testa (!), Armero autore di gol e assist, Hamsik, Pandev e Cavani in difficoltà con le proprie squadre, Maggio in buon recupero. Nessuno si è fatto male, ed è già un grosso risultato.
Anche il prossimo fine settimana sarà un po’ anomalo, per l’arrivo della prima Pasqua di Papa Francesco; il Napoli andrà a Torino sabato alle 21, per continuare il duello a distanza con l’inseguitrice rossonera impegnata a Verona. Nei bar ci sarà tempo per discutere di chi abbia l’impegno più complicato, pensando alla successiva (noi il Genoa al San Paolo, loro nella difficile Firenze) prima di incrociare direttamente i fioretti a San Siro.
Ma la prossima domenica, a fare compagnia al tifoso orfano, ci saranno pastiera e casatiello.
È già qualcosa”.
La Redazione
P.S.
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