E’ passato più di un mese e Sherlock Holmes-Palazzi sta ancora indagando sui comunicati della Juve contro la giustizia sportiva (definita “barbara”), sulle dichiarazioni di Antonio Conte (“vergogna”, sempre contro la giustizia sportiva), sulla decisioni di De Laurentiis di non presentare a Pechino (11 agosto) il Napoli alla premiazione della Supercoppa. Non sembrano, almeno queste, inchieste complicate. Non si sa ancora se il superprocuratore della Figc archivierà. Oppure deferirà. Molto probabile che almeno per Conte possa arrivare un altro processo. Anzi, il provvedimento era pronto in via Po: si aspettava uscisse in questa settimana. Invece slitta. Perché? Mistero di Palazzo (anzi di Palazzi). Che ci sia stato un ripensamento? Sono pronti, o quasi, anche alcuni deferimenti che riguardano il calcioscommesse: si tratta della Lazio (Mauri), del Genoa, del Napoli (l’ex portiere Giannello ha tirato in ballo Paolo Cannavaro e Grava, rischiano un’omessa denuncia). Per i club coinvolti per responsabilità oggettiva, nessun rischio in Italia e nemmeno in Europa (riguarda Lazio e Napoli). Mauri era stato già interrogato ma probabilmente non verrà risentito: di recente Lotito si è schierato al suo fianco, “non ha fatto nulla”. Palazzi, si sa, va a rate: prima ha voluto fare i processi a chi rischiava la retrocessione (vedi Lecce e Grosseto, poi salvo), ora sta per muoversi contro gli altri. E se qualche calciatore che ha già iniziato il campionato o la Coppa fra un mese o due fossesqualificato? Non sarebbe certo una bella cosa per la regolarità della stagione. Non c’è dubbio che il fronte del calcioscommesse sia estremamente complicato: ogni giorno ce n’è una nuova, ora a Cremona sono sulle piste di mister X che avrebbe riciclato i soldi delle scommesse in Svizzera. Si tratterebbe di un nome importante, un calciatore in attività. Ma le strategie di Palazzi, a volte lasciano perplessi, pur considerato, a sua … attenuante, la mole immensa che ha dovuto affrontare (e non ha certo finito). Il pareggiamento per Conte, quei tre mesi poi rigettati dalla Disciplinare, non solo hanno scatenato polemiche infinite ma non hanno convinto nemmeno all’interno della Procura e della Figc. Possibile che uno preciso, pignolo come Palazzi sia stato così ingenuo? Ora Conte è andato al Tnas, che deciderà entro il 7 ottobre: gli avvocati puntano dritti al proscioglimento, più probabile forse uno sconto di 2-3 mesi ai 10 confermati anche in appello. Ma certo, in futuro, la giustizia sportiva andrà riformata. Non rivoluzionata come dice Abete, ma bisogna consentire a chi è imputato un minimo di difesa. Carobbio ha accusato Conte il 29 febbraio: possibile che fra i due non ci sia mai stato un confronto? Su certi pentiti, e mezzi pentiti, c’è molto da discutere. E poi, i tempi: Genoa-Siena è del 22 aprile scorso, d’accordo che è un caso inedito e che la procura della Repubblica di Genova ha mandato al già oberatissimo Palazzi le carte solo a luglio ma non ci si può mettere tanto così. Altrimenti, si accavallano i campionati. Non finirà sul banco degli imputati invece l’Inter: non è bello spiare i propri dipendenti (vedi Vieri, Jugocic, Ronaldo, eccetera), peggio ancora se venisse confermato che il club di Moratti ha “attenzionato” anche designatori (Paolo Bergamo), arbitri (Massimo De Santis) e dirigenti avversari (Moggi e c.) Ma per la giustizia sportiva il caso è chiuso. Prescritto da tempo. Che c’è la scampa e chi no. Ma questo non succede solo nella giustizia sportiva.
Fonte: Fulvio Bianchi per La Repubblica
La Redazione
M.V.
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