Quando Stefano Del Sante ha segnato in pieno recupero il gol del raddoppio dell’Ancona sul Parma, testa-coda di domenica scorsa nel Girone B di Lega Pro, c’è stato un boato a Pozzuoli ma il tifo c’entra poco: centinaia di scommettitori hanno azzeccato il risultato esatto e hanno sbancato, incassando cifre che oscillano da 100mila a 225mila euro a testa. Un’impennata sospetta di puntate su una partita anonima della Lega Pro e una voce che girava con insistenza da giorni, di bocca in bocca, nei rioni popolari: «Giocatevi la vittoria secca 2 a 0 dell’Ancona a Parma domenica prossima e vincerete migliaia di euro».
E così il «popolo del betting», composto da operai, casalinghe, studenti universitari e persino ristoratori e imprenditori si è dato da fare. Un’onda anomala con epicentro Monterusciello, mega quartiere del post-terremoto alla periferia di Pozzuoli con 25mila abitanti stipati tra case prefabbricate e palazzoni fatiscenti. Dove le insegne dei centri scommesse sono più grandi e visibili dei cartelli stradali e dove nei bar e nelle pasticcerie ci trovi facilmente i privè, che avvolgono nella privacy i giocatori di slot-machine.
Tutti sapevano da giorni che nei minuti di recupero di Parma-Ancona sarebbe arrivato il gol del raddoppio. E se in giro chiedi di questa strana partita ti rispondono: «È arrivata una soffiata, ci avevano avvisato già». Come ammette il gestore di un circolo ricreativo di via Negri, a ridosso di un Caf, che chiede di restare anonimo. «Si sapeva già tutto da giorni. C’è un ragazzo che conosco di Arco Felice che ha puntato mercoledì scorso 850 euro sul risultato secco e ha vinto 85mila euro, mentre i 30 condomini di un intero palazzo hanno giocato a colpo sicuro 100 euro a testa e hanno vinto 30mila euro».
Decine di pensionati hanno puntato metà del loro assegno mensile sull’Ancona. Sono andati a colpo sicuro. Hanno vinto facile. Come un noto ristoratore della zona ai confini tra Quarto e Pozzuoli, che ha giocato 20 schedine singole, ciascuna da mille euro, ed ha incassato 220mila euro. Una storia strana. Che insospettisce molto e che getta ombre di una presunta e tutta da dimostrare combine. «Giravano voci, che abbiamo subito segnalato ai nostri dirigenti e loro ci hanno chiesto di non accettare scommesse sulla partita» dice Marika, che lavora al Punto Snai di via Verga vicino l’ufficio postale. «Ma conosco molti ragazzi di Pozzuoli che sapevano di questa vittoria sicura e hanno puntato dai 10 ai 100 euro, per farsi un regalo di Pasqua». Chi ha giocato 10 euro, infatti, ne ha vinti 1000.
Basta andare su internet e guardarsi il listino di confronto delle quotazioni di varie società di betting su www.superscommesse.it: il 2 a 0 dell’Ancona, ultima in classifica con una sola vittoria in trasferta su 16 partite e reduce da 5 ko consecutivi, era quotata tra 65 e 110 volte la puntata nei listini Sisal, Bwin, Betclic, 888 Sport e Unibet. Un azzardo. Ai limiti della preveggenza per chi, addirittura, ha indovinato pure il minuto esatto del gol: al 92esimo, in pieno recupero, con un tiro infilato da Del Sante tra il palo e la coscia sinistra del portiere parmense Frattali, ex calciatore dell’Avellino che arrivò nel 2014 in Irpinia dopo lo scandalo delle presunte combine della stagione 2013/2014, alle quali è bene chiarirlo era del tutto estraneo come in questa vicenda. Estraneo a questa storia anche il tecnico del Parma Roberto D’Aversa, già coinvolto nel 2004 nel presunto calcioscommesse quando giocava nel Siena.
Al momento, comunque, non c’è alcuna inchiesta né ovviamente ci sono comportamenti penalmente rilevanti. «Sabato mattina ci avevano avvisato dalla sede centrale di bloccare tutte le puntate su Parma-Ancona» spiega il titolare del centro Intralot di via Monterusciello 27. «Sono stati fortunati, per così dire, quelli che avevano scommesso nei giorni precedenti». Praticamente tutti sapevano, come conferma una ragazza che lavora nel Centro EuroBet nei pressi dello svincolo della Domitiana. «Nel rione non si parlava d’altro racconta qualcuno ha convinto tutti». Ma del Nostradamus flegreo nemmeno l’ombra. Anomalie, che hanno convinto gli allibratori a stoppare le puntate anche durante la gara, temendo il crac. Fiumi di soldi sull’asse Parma-Pozzuoli, in un quartiere dove i clan di camorra hanno gestito per anni videopoker e giro di scommesse illegali.
Fonte: Il Mattino
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