Il Mattino – Il segreto di Insigne è a tavola: ecco la dieta scudetto

Sembra ieri, è passato un anno. Stadio San Paolo, 26 ottobre 2016: il Napoli batte 2-0 l’Empoli. Quel mercoledì sera, turno infrasettimanale di campionato, comincia la serie inarrestabile di Lorenzo titolare, sempre dal primo minuto su tutti i fronti, campionato, Champions League e Coppa Italia, il giorno in cui nasce in campionato il tridente leggero con Mertens centravanti. Più stakanovista di lui non c’è nessuno: 53 partite, 32 intere e 21 volte sostituito, in campo è rimasto per 4586 minuti e ha segnato 25 gol. Negli ultimi anni meglio solo Acerbi, il difensore centrale che ha raggiunto il traguardo con il Sassuolo.
Il Sassuolo, l’avversario di domani a Fuorigrotta che Lorenzo ha colpito l’anno scorso in una serata amara però contro i neroverdi allora allenati da Di Francesco che pareggiarono con Defrel. Una delle tante partite in cui Lorenzo è stato un grande protagonista in quest’anno di Napoli da titolare. Già perché Insigne non solo ha giocato sempre ma quasi sempre ha anche giocato bene: grande capacità di recupero, attenzione a tutti i particolari e una grande rigidità nell’alimentazione. Il napoletano è un grande atleta innanzitutto nella testa e non solo per il fisico che gli consente di entrare rapidamente in forma: nessuna concessione a tavola, vietate bibite, dolci, cibi grassi e alcolici. Insigne è così non solo quando si gioca ma anche quando non si gioca e il campionato è fermo, oppure è in vacanza estiva con la famiglia, la moglie Genny e i due bambini Carmine e Christian. Insomma, un grande professionista ed è questo il suo segreto per un rendimento elevato per così lungo tempo: Lorenzo non si è fermato praticamente mai e alle partite con il Napoli vanno aggiunte quelle con l’Italia, visto che ormai è diventato un titolare fisso anche nella Nazionale di Ventura e lo sarà in occasione del playoff con la Svezia.