La delusione è difficile da sbollire a caldo: fa rabbia il pareggio contro il Chievo, molta rabbia. Jorginho la smaltisce solo al rientro negli spogliatoi, tra i più nervosi l’italo-brasiliano che avrebbe voluto festeggiare in maniera ben diversa la convocazione di Ventura per la doppia sfida dell’Italia contro la Svezia.
Ma lo stato d’animo è quello di tutti a fine partita: a Verona è arrivato il primo pareggio in trasferta dopo sei vittorie consecutive e ora la Juventus si è avvicinata a un solo punto di distanza.
Un passo indietro evidente dovuto innanzitutto alla stanchezza accumulata dal Napoli in questo ciclo di sette partite tra campionato e Champions League. Pagato in maniera particolare lo sforzo psico-fisico del match di mercoledì sera al San Paolo contro il Manchester City: squadra poco brillante, soprattutto negli uomini più rappresentativi in attacco (vedi soprattutto Mertens ma anche Callejon) bloccati dall’attenta difesa a quattro disposta da Maran. Al belga non riesce nulla delle sue giocate, mai un tiro in porta pericoloso, nessun uno contro uno vincente, imprecisione anche nei passaggi che fa solitamente a occhi chiusi per gli inserimenti di Insigne. Un pomeriggio da dimenticare per il belga, tra i più deludenti.
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