Con i due gol di mercoledì notte in Coppa Italia, sono 53 i gol incassati dal Napoli in questa stagione. Cinquantatre gol in 42 partite: è una voragine quella in cui è sprofondata la difesa azzurra e Sarri non sa più cosa fare.
L’aspetto negativo della bella stagione del Napoli è il mancato equilibrio tra i suoi reparti. Colabrodo nel girone di andata. Colabrodo oggi. Questione di equilibri, tattici e psicologici che Sarri fatica a trovare là dietro. E poco importa che le sedute difensive si ripetono in continuazione. Sicuramente è anche una questione di uomini. Albiol è il leader e lo ha dimostrato mercoledì sera quando, nonostante la panchina e la delusione per l’esclusione dai titolari, ha affrontato a muso duro Cuadrado nello spogliatoio del San Paolo, rimproverandolo del suo comportamento ostruzionistico nel finale di gara.
L’arrivo di Maksimovic e Tonelli aveva fatto intuire equilibri nuovi ma tutti e due hanno fatto flop, sia pure per ragione diverse. Maksimovic è l’uomo del mistero: ha giocato poco perché ha saltato l’intera fase di preparazione estiva. Non c’è nulla da fare: per giocare come Sarri vuole, il lavoro in ritiro è fondamentale. L’ultima volta da titolare è stato con l’Atalanta il 25 febbraio. Poi, è sparito dai radar. Il serbo sarà funzionale al 100 per cento solo il prossimo anno, lasciano intendere dallo staff. Come Tonelli che, vittima di un problema al ginocchio e da un’altra interminabile serie di accidenti, si candida per un posto di primo piano per il prossimo campionato.
I numeri difensivi del Napoli sono impietosi: dei 33 gol subiti in serie A (in 30 partite) ben 23 sono arrivati nella ripresa. E di questi, 9 nei primi 15 minuti del secondo tempo, e altri 9 nei 15 minuti finali. Contro la Lazio, Sarri si affiderà ai suoi fedelissimi, anche se ha qualche dubbio su Reina: ha chiesto allo spagnolo certezze sulla sua condizione fisica, vuole un giocatore al top tra i pali.
Serve una gara perfetta, contro Immobile. Le statistiche degli azzurri evidenziano crepe spaventose. Certo, attaccano come nessun altro in serie A: primi per gol fatti (69) e per conclusioni totali (435 tiri), primi anche nelle verticalizzazioni. Ma quando l’azione finisce, gli azzurri spesso vanno in affanno. I numeri parlano. Meglio ascoltarli e lavorarci sopra.
Sarri ancora una volta ieri ha tenuto a lungo a rapporto la squadra. Sa che tutti i mali arrivano da lì, da un approccio difensivo che ha portato a una media gol subita inquietante: 1,26 gol a partita. I rimedi? Non ce ne sono più. A otto giornate dalla fine, Sarri punta solo sull’aspetto della condizione atletica. Farà giocare chi di volta in volta penserà che stia meglio: Albiol, per esempio, ha riposato in Coppa Italia perché Sarri lo ha voluto preservare per la partita con la Lazio.
