Il Napoli di Sarri diverte (e vince) perché ha trovato la pazienza per crescere e la fiducia nei giovani che una volta mancava. Eccoli i tre gioiellini azzurri che adesso, assieme, valgono almeno 100 milioni di euro. Valutazione schizzata alle stelle, dopo una stagione che non è neppure terminata ma che ormai li ha già consacrati. Erano dei predestinati, quando sono stati scelti dal direttore sportivo Giuntoli questa estate: le stimmate da top player, ma non ancora dei top player. Zielinki, Rog e Diawara hanno 62 anni in tre. In pratica, appena 4 anni in più del loro maestro, Maurizio Sarri. Sono come dei bambini che giocano in cortile, d’estate, e non smetterebbero mai. Hanno dentro una sola una voglia sterminata: divertirsi. Scherzare col pallone. La gioia, soltanto quella, è il senso profondo del loro gioco. C’è tanto futuro in questi ragazzini azzurri: titolari spesso negli ultimi tempi, e titolari anche in contemporanea. Ci vuole coraggio ad affidarsi, ai giorni nostri, a chi ha vent’anni: ma nel mondo di oggi è un’età più che sufficiente per fare quasi tutto, viaggiare, studiare, imparare, conoscere. E quindi, anche giocare a pallone da padreterni. Sono belle le azioni che schizzano sull’erba partendo da Rog, 21 anni, proseguendo con i piedi dolci del regista Diawara, 19, e poggiando su quelli svelti di Zielinski, 22. Ecco, il gioco di Sarri passa per loro: tocchi e tocchetti e carezze alla palla, in attesa di sbranare gli avversari. Non sono arrivati a Napoli per necessità: è una strategia precisa, quella del club azzurro. Ci sono idee e soldi, ma piuttosto che affidarsi a vecchietti da riesumare, meglio puntare su più giovani da lanciare.
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