Diego Armando Maradona e Lothar Matthaeus. Uno contro l’altro. Negli anni 80 era quasi una costante. Tante le sfide in serie A: el Diez con la maglia del Napoli, il tedesco punto di forza dell’Inter dei record. In palio c’era lo scudetto. Ma il duello ha varcato pure i confini dell’Italia. In nazionale hanno fatto faville.
Argentina e Germania hanno dominato quel periodo: l’Albiceleste si è laureata campione del Mondo nel 1986 a Città del Messico battendo in finale gli avversari di sempre che poi si sono presi la rivincita nel 1990 all’Olimpico. Sullo sfondo sempre loro, Maradona e Matthaeus.
Tra di loro c’è sempre stata grande stima poi diventata addirittura amicizia. Lo ha confessato il tedesco in una lunga intervista alla rivista inglese, FourFourTwo: “Maradona è il più forte calciatore di tutti i tempi e tra noi c’è sempre stato molto rispetto. Lui diceva di non sentirsi superiore a me. Ci siamo confrontati tantissime volte e ci siamo divisi le vittorie. Ricordo che festeggiammo insieme il suo ritorno in Europa, al termine di un’amichevole tra il Bayern Monaco e il Siviglia, dove lui giocò per un periodo”. El Diez avrebbe voluto Matthaeus nel Napoli.
“Nel 1987 spedì tre o quattro persone a casa mia, a Monaco di Baviera. Era un sabato pomeriggio e questi signori mi portarono una valigetta con circa un milione di marchi perché firmassi per il Napoli. Non erano i soldi dello stipendio, ma una specie di premio alla firma affinché io accettassi la destinazione. Non guadagnavo ancora quella cifra in Germania, ma rifiutai. Non ero sicuro di lasciare il Bayern: aspettai un altro anno e nel 1988 poi accettai il progetto dell’Inter”.
Fonte: Repubblica
