E poi dicono che in vacanza accade il nulla: talvolta una telefonata allunga l’attesa e magari provvede anche a dar vita ad una trattativa che pare finita (momentaneamente) nella palude. Dalle onde di un sedici agosto che non può trascorrere inoperoso, riecco Alessandro Matri, con i suoi umanissimi dubbi, con le sue riflessioni e con quella risposta da offrire in tempi brevi, lunedì possibilmente, altrimenti non troppo oltre: «Vabbè, parliamone». E’ un’apertura almeno apparente, comunque una possibilità in più: è comunque un modo per spingere ad attendere che Matri decida rapidamente oppure di inventarsi altro.
LE CIFRE – Il lavoro è stato portato avanti: Juventus e Napoli hanno ancora poco da aggiungere a quanto si son già detti e devono semplicemente definire l’entità di un assegno (lo chiede da dodici milioni chi vende, tenta di versarne undici chi invece acquista) per un’operazione che conviene a chiunque: a Madame, capace di monetizzare lo sfoltimento in un settore in cui c’è eccedenza; ed a Benitez, che si ritroverebbe con un centravanti d’indiscutibile valore a disposizione e potrebbe goderselo alle spalle di Higuain. Ma è questa la condizione che sta frenando l’attaccante, per il quale ci sarà da ottenere il gradimento al quadriennale da 2,5 e la cessione dei diritti d’immagine, un problema da non sottovalutare, perché pure quello fa cash..
ALL’ATTACCO – Gli ombrelloni a volte occultano le intenzioni, non certo le manovre: Duvan Zapata, complicatosi (irrimediabilmente) il trasferimento al Qpr s’è riscoperto al fianco del Napoli, stavolta molto più seriamente che sino a sette giorni fa. C’è un’offerta di sei milioni di euro per l’Estudiantes, c’è la tentazione di prendere il ventiduenne colombiano, magari per mandarlo in giro a fare esperienza, o anche per tenerlo con sé, perché un colosso che possa crescere tra Higuain e Pandev e tornare utile un domani, non c’è nel Napoli. Ma tutto questo lo deciderà Matri, come si può intuire: quarantottore ore ancora….
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
