NAPOLI – Il bello sta per arrivare: perché ormai si ragiona sui dettagli, sulla volontà e sulla differenza tra richieste e offerte. Il bello è Alessandro Matri, il fidanzato d’Italia: e per ora, mentre le barche vanno, l’attracco è annunciato. Accadrà prima o poi ma si cerca di anticipare i tempi, di accorciarli, di ridurli all’osso, di passare dalla fase operativa a quella definitiva. Le considerazioni sono ampie e di varia portata, la Juventus lo cede(rebbe), il Napoli lo acquisterebbe e a questo punto dipende dal bomber e poi si vedrà per Zuniga. Per ora Matri sa bene di essere in pole position nell’elenco dei bomber da affiancare ad Higuain; e per ora anche il Napoli sa altrettanto bene che più tempo passa e più possibilità esistono di «trattare» e ridimensionare le richieste della Vecchia Signora: però il mercato va di fretta, mancano appena venti giorni e si può anticipare.
Matri è lì, quasi convinto di doversi proiettare in una nuova dimensione e di cercare un’altra esperienza, ma il sì è nell’aria, pur in presenza di altre alternative tenute in piedi dal Napoli. Una ad esempio arriva da lontano, inverno del 2010, e riconduce a Lacina Traorè (23), attaccante ivoriano seguito a lungo in Romania, al Cluj, poi mollato perché le cifre erano diventate spropositate. Lo è anche quella attuale richiesta dall’Anzhi: venti milioni di euro; mentre non costituisce un problema l’ingaggio di 2,5: chi esce da una favola dorata sa bene di dover ridimensionare le proprie pretese e il Napoli, eventualmente, conta su quest’aspetto. Ci sarebbe stata voglia di Italia, anzi di Napoli, in Aleksandar Mitrovic (19) del Partizan, suggerito con insistenza e tenuto d’occhio, ma nelle ultime ore è finito all’Anderlecht. Ma l’«altro» mercato prevede tanto altro ancora: ad esempio, un difensore centrale da sistemare in organico al fianco di Albiol, Britos e Cannavaro per alimentare una competizione interna che dia frutti. La possibilità di arrivare a Skrtel (29 a dicembre) rischia di franare dinnanzi ad un contratto principesco da quattro milioni di euro annui, e il desiderio di ripensare ad Adil Rami (28 a dicembre) non s’è mai sopito. Unica controindicazione: quel filo di risentimento del Napoli per le eccessive riflessioni che il francese del Valencia ha mostrato di avere un mese fa…
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
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