Marco Materazzi, campione del Mondo nel 2006 con l’Italia di Lippi, ha vinto anche la Champions League con l’Inter nel 2010, subentrando a Milito, al 90’, nella finale con il Bayern Monaco. Attualmente è opinionista di SportMediaset: domenica sarà ospite dello “Speciale Campionato” in onda a mezzanotte su Italia Uno.
Il Napoli si appresta ad affrontare per la seconda volta in tre anni la Champions League, che ambizioni deve coltivare?
«Più che buone. Due anni fa gli azzurri potevano tranquillamente andare in finale, sono stati sfortunati con il Chelsea. Mi riferisco soprattutto alla gara di andata, che si poteva chiudere sul 4-1. Eliminati i Blues, il Napoli avrebbe affrontato il Benfica e quindi la strada sarebbe stata in discesa».
La squadra di Benitez, dunque, è cresciuta?
«Sicuramente, il Napoli è cresciuto molto negli ultimi 4-5 anni grazie soprattutto al presidente De Laurentiis: ha un modo di fare tutto suo, ma centra gli obiettivi e mantiene alta la competitività della squadra».
Il Napoli ha accresciuto anche l’esperienza internazionale: è d’accordo?
«Non c’è dubbio. I giocatori sanno già come affrontare certe partite, non si gioca nel Real per caso. E se vieni da quella squadra vuol dire che hai anche la personalità per affrontare qualsiasi partita e ogni tipo di stadio. Per quanto riguarda il valore di Benitez parlano i risultati. Non dimentichiamo che ha vinto la Champions con il Liverpool e l’Europa League con il Chelsea…».
Tra Materazzi e Benitez non è mai corso buon sangue, eppure insieme avete vinto il campionato del mondo per club nel 2010…
«È stata anche una questione di empatia. Lui ha detto che sono bugiardo, ma i fatti parlano chiaro. Lui dice che sa chi sono io, ma anche io so chi è lui. In ogni caso anche nei migliori matrimoni ci sono litigi e incomprensioni. Di certo per lui parlano i risultati, ma lo stesso dicasi per il sottoscritto. Detto questo, gli auguro di vincere lo scudetto, ha la rosa giusta per farcela, lo spero anche per Napoli e i napoletani».
Oggi c’è il sorteggio: il Napoli in quarta fascia, rischia di capitare in un girone di ferro…
«Per me una squadra vale l’altra. Il Napoli ha dimostrato anche due anni fa di non dover temere nessuno. Eliminò il Manchester City, che è una corazzata, ora è anche maturato come squadra. E poi quando hai dalla tua parte il San Paolo non devi avere paura di niente e nessuno».
Guardando le varie possibili avversarie di prima fascia, il Napoli chi dovrebbe evitare?
«È facile dire Real, Barcellona o Bayern Monaco. Invece secondo me sarebbe bello affrontare una di queste squadre. Parlo da ex giocatore, avendo vissuto certe sensazioni, più stimolante affrontare al San Paolo Barça o Real. Lo stesso per il ritorno, giocare al Bernabeu o al Camp Nou in Champions è il massimo».
Passiamo alla seconda fascia: quale squadra non andrebbe affrontata?
«Sarebbe bello sfidare al San Paolo Cavani e Lavezzi e quindi il Psg, però proprio i francesi sarebbero da evitare, meglio affrontarli più avanti. Non sono avversari facili anche i tedeschi, per il resto sono tutte squadre alla portata del Napoli».
Infine la terza fascia, dove ci sono mine vaganti come City o Borussia Dortmund…
«In questo caso sarebbe opportuno che l’urna aiuti il Napoli: affrontare una tra Basilea e Olympiakos potrebbe, sulla carta, garantirti quei 6 punti utili per la qualificazione agli ottavi».
L’obiettivo del Napoli è proprio il passaggio del turno?
«Secondo me gli azzurri possono fare meglio, entrando nelle prime otto squadre d’Europa».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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