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Cavani…il Matadoro

Cavani resta al Napoli: il rinnovo del matrimonio è cosa fatta. Il contratto del Matador è stato allungato di un anno, fino al 2017, clausola rescissoria da 60 milioni. Spiega De Laurentiis: «Abbiamo messo una clausola di 60 milioni netti, per cui se qualche squadra lo vuole, e ce ne sono, si deve presentare più o meno con 63-64 milioni». Sorteggio di Europa League: agli azzurri di Mazzarri toccano Psv Eindhoven, Aik Solna e gli ucraini del Dnipro. L’annuncio in stile cinematografico. De Laurentiis entra con Cavani e dice. «A volte i matrimoni finiscono e purtroppo Edi vuole andare in Inghilterra nella fredda Manchester, credo che fra tre ore partirà». Invece il rinnovo del matrimonio è cosa fatta. Il contratto del Matador è stato allungato di un anno, fino al 2017, clausola rescissoria da 60 milioni, adeguamento economico (cinque milioni a stagione compresi i bonus). Edinson mostra la maglietta con il numero 2017 (che sarà messa all’asta e il cui incasso verrà devoluto in beneficenza) e l’autografa al presidente.
De Laurentiis spiega la clausola inserita nell’accordo. «Abbiamo messo una clausola rescissoria di 60 milioni netti, per cui se qualche squadra lo volesse, e ce ne sono, si dovrà presentare più o meno con 63-64 milioni. Ognuno a casa sua è padrone di decidere per il bene della propria azienda: ho ritenuto giusto e corretto dare una integrazione a Cavani». Concetto che il patron sviluppa ancora meglio: «Gli eroi per rimanere tali debbono essere messi nelle condizioni di rendere al meglio e per questo ho deciso di non prendere un altro giocatore che poteva creare magari disagio psicologico a Cavani. Con Edi c’è un un bel rapporto, diverso, e lui ha un tipo di rapporto forte con la città, dei principi religiosi molto forti e finora sono riuscito a far convivere i suoi desideri con le mie esigenze. Sono felice che abbia avuto parole d’amore per la città, però dico ai napoletani: non scippate la moglie, non gli rigate la macchina. A me non ha rubato mai niente nessuno, però non guido con il Rolex fuori dal finestrino».
Cavani è rimasto a differenza di Lavezzi che è stato ceduto. «Io non vendo i miei gioielli, se uno chiede di andare via, come è successo con Lavezzi, lo accontento. Quando me lo chiese, l’ho trattenuto per un altro anno e poi siamo stati tutti quanti ai patti. Con Edi c’è un rapporto diverso». Il presidente è molto carico e parla della stagione: «Il Napoli l’anti Juve? Non voglio essere l’anti nessuno, quest’anno il campionato è interessante ed equilibrato perchè nessuno va più oltre le sue capacità di spesa. Occorre tempo prima di esprimere giudizi, l’ansia da vittoria può diventare deleteria. Ad esempio la Roma non va giudicata subito, con Zeman ha bisogno di tempo. Si può fare bene anche senza sforare il proprio budget, come abbiamo dimostrato noi nel girone della morte in Champions. Dobbiamo vendere cara la pelle in campionato e non disdegnare l’Europa League. Inoltre, siamo detentori della Coppa Italia».
Il presidente spiega le scelte di mercato. «Sarebbe stato stupido mettere altri elementi in organico, oltre i doppi ruoli di cui disponiamo. Mazzarri mi ha dato prova di grande maturità. Mesto è un calciatore che lui conosce bene. Uvini, invece, lo manderemo a giocare in Primavera per poi decidere cosa fare di lui a gennaio. Insigne e Vargas hanno bisogno solo di tempo per crescere». Grande elogio a Hamsik: «È ancora più responsabilizzato ora che è andato via lo scugnizzo, invece di 11 gol ne può fare 15. Abbiamo confermato Pandev e tutti portano acqua al mulino della squadra. Non prenderemo dei top player già affermati, non metterò mai il Napoli nella condizione di rischiare un nuovo fallimento». Lo scugnizzo sarebbe Lavezzi, al quale dedica una battuta finale. «Scommettiamo che tra due anni torna qui?».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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