Nel suo blog su Repubblica.it, Massimo Mauro, ex calciatore di Udinese, Napoli e Juventus, ha proposto la propria analisi sulle prestazioni di Napoli, Inter e Juventus.
Contro il Genoa, brutta copia di quello del derby, si è visto un Napoli perfetto. Ha vinto facilmente anche senza Higuain e Hamsik: non ha mai sofferto, ha fatto due gol e ha sfiorato il terzo. Meglio di così Benitez non potrebbe fare: utilizza la rosa al completo, tutti crescono e sanno di poter essere utili sempre. In queste sei partite il Napoli ha perso solo due punti col Sassuolo. E’ il metodo giusto per avere 25 giocatori pronti per ogni impegno. L’intelligenza e la coerenza di Benitez sono ciò che serve per un Napoli che deve vincere lo scudetto.
La Juve è stata cinica e concreta pur non facendo vedere il suo solito calcio che distrugge l’avversario. Ha meritato la vittoria, anche se il gol è venuto su un fuorigioco di Tevez. Il Torino è stato bene in campo ma ha fatto poco o niente per meritare il pareggio. L’esclusione di Pirlo secondo me è una cosa buona perché fa capire alla squadra che nessuno è insostituibile e tutti sono indispensabili: Pogba, Marchisio e Vidal possono sopperire all’assenza di Pirlo. E’ quasi un toccasana per i suoi compagni sapere che possono fare a meno di lui. Se sta bene Pirlo deve giocare sempre, ma capisco l’esigenza di Conte di preservarlo e di averlo in grande forma per Galatasaray e Milan.
L’Inter pareggia con il Cagliari ma avrebbe meritato di vincere. E’ stata sfortunata, perché ha giocato bene, con un massiccio turnover. I nerazzurri sono una squadra corta e cattiva con buone geometrie, che combatte su tutti i pallone: è diventata una squadra vera in pochissimo tempo. Il lavoro di Mazzarri si vede non solo dal punto di vista di fisico ma anche tecnico, questa Inter credo che giochi meglio del Napoli dell’anno scorso pur avendo calciatori meno forti.
Il Milan invece ha vinto, ma ha giocato male. Credo che sarà un altro anno di sofferenza, come nello scorso campionato. Lo confermano anche le dichiarazioni di Allegri: l’obiettivo è un posto in Champions, ci può arrivare, ma lo farà soffrendo. Ma se gli obiettivi sono questi, sentire Berlusconi e gli altri che parlano dei grandi successi della squadra più titolata al mondo è un po’ triste. La storia del Milan imporrebbe una squadra che lotta sempre per lo scudetto. Invece Allegri lo ribadisce: oggi come oggi questo Milan non può competere con Juve, Napoli e ora Roma. Una vittoria arrivata come contro la Samp non fa ben sperare per il futuro.
La Redazione
L.D.M.
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