Non è difficile spiegare il calo del Napoli. Prima di tutto bisogna dire che in estate si sono sottovalutati un po’ gli impegni che già si conoscevano. Al di là del rinvio della gara con la Juventus, si sapeva che il calendario degli azzurri sarebbe stato ricco di partite. Le parole di Mazzarri dopo Bergamo hanno fatto capire che c’è anche un problema d’organico. Ha detto che per fare due competizioni ci vogliono ventidue giocatori e per il momento non ci sono. Ha provato a fare un turn over massiccio ma gli è andata male in casa del Chievo Verona. Ha puntato su tredici quattordici calciatori ma in qualche partita può andare male così come è successo spesso in campionato. Il Napoli è stato strutturato per avere risultati sfruttando la presenza fisica. Come questa cala nascono i problemi. Quindi, o ci si adegua rinforzando la rosa oppure bisogna riuscire a giocare sotto ritmo. Il Napoli può competere con tutti grazie al suo dinamismo ma quando qualche calciatore viene meno si va in difficoltà. Si deve imparare a gestire le partite. Ricordo che ai miei tempi la tattica di Bianchi era quella di partire a mille nei primi quindici minuti per poi rallentare. Si riprovava nella ripresa e poi si toglieva il piede dall’acceleratore. Anche se si era in pareggio lo si gestiva. Questo Napoli il possesso palla non lo sa fare. Secondo me Mazzarri deve avere una evoluzione. Ha calciatori con caratteristiche per poter gestire i risultati. La difesa a tre va bene ma con il possesso palla si deve togliere un marcato e inserire un centrocampista. Passando al 4-3-3 si va meglio. Per gli avversari diventa difficile pressa quando hai davanti quattro centrocampisti piuttosto che due. Dico questo perché Hamsik sta giocando pure lui in quel ruolo. Dunque, sul 3-1 contro la Juventus avrei tolto un difensore inserendo un mediano. Purtroppo si è continuato a metterla sulla corsa ed ha subito il ritorno dei bianconeri che erano più freschi. Il Napoli ha quattro giocatori speciali per sfruttare le caratteristiche del pressing, del recupero palla e delle ripartenze. Sono Campagnaro, Aronica, Inler e Gargano. Tutti sono nel cuore del campo. Per qualità e per bravura anticipano gli avversari. Martedì questi quattro sono calati insieme nella ripresa e si è andati in difficoltà. Il Napoli, se non è al top non sa cosa fare. Quindi, ho hai ventidue titolarissimi oppure devi trovare delle soluzioni interne. Pure perché si è capito che le seconde fasce non stanno rendendo al massimo. È fondamentale questo mese di dicembre. Il Napoli incontrerà tutte squadre che sono alla sua portata. Oggi ha la fortuna di avere un calendario “comodo”. Anche se non si è al 100% si può vincere. L’unica partita tosta è quella con il Villarreal dove si gioca la qualificazione Champions. Per quanto riguarda il campionato si devono fare minimo dieci punti, poi si arriva a gennaio e si fanno gli interventi giusti. In caso contrario la vedo dura per la Champions. Lo scudetto lo lascerei stare per il momento. Per il terzo posto si deve combattere con Udinese e Lazio e forse Inter. Ho sempre detto che Pandev è un giocatore di prima fascia. Assieme a Inler è stato uno dei migliori acquisti. Adesso che ha recuperato è un bomber di ottime qualità. Lo svizzero non sta rendendo al massimo perché sta giocando in un ruolo diverso. Lui è forte in un centrocampo a tre mentre oggi fa il mediano. Si sta adattando ma il giocatore ci sta tutto.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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