Penso che il Napoli ce la possa ancora fare per il terzo posto. La differenza dei punti con chi sta davanti in classifica non è un problema. Nessuno ha continuità, è chiaro che si devono vincere tutte le gare che restano. Questi dieci giorni di sosta hanno fatto bene agli azzurri. Considerato il calendario, si giocheranno tutto in una settimana poiché dopo Novara dovranno affrontare il Lecce e la Roma. Incassare nove punti in una settimana sarebbe il massimo. Finché la matematica non li condanna possono ancora sperare. Se poi va male una di queste partite allora ci si concentra sulla Coppa Italia. Non ha nulla da perdere il Napoli. Dipende da come starà fisicamente. È stato solo un attimo di stanchezza. Certo, non si torna al top ma si recuperano energie nervose e fisiche. In questo momento, per come stava il Napoli, la condizione può migliorare. Dieci giorni sono tanti. Ci voleva una pausa, forse era meglio che non arrivava vista la tragedia. Rispetto alle altre era con le ruote a terra pure a livello psicologico. Il fatto di incontrare il Novara in casa è ottimale. C’è bisogno di un risultato positivo. Se batti i piemontesi ritrovi la serenità. Il risultato aiuta anche alla crescita. Bisogna fare i riferimenti ai campionati trascorsi. Il calo c’è stato anche l’anno scorso e quindi è inutile appellarsi alla eliminazione della Champions. I 14 calciatori che hanno fatto dalle 30 a 40 partite devono calare per forza. Il calo è di tutti e quindi è un crollo. La scorsa stagione il Napoli aveva messo molti punti in cassaforte e quindi non ha pagato per il terzo posto. Oggi è arrivato prima lo stop perché la Champions ha tolto molte energie. Sono d’accordo con chi dice che si gioca moltissimo. Non bisogna esagerare altrimenti ci vuole una rosa di 20 elementi. Inutile fare paragoni con l’Inghilterra c’è meno stress, non c’è tattica. Qualsiasi partita in Italia è difficile mentre in Gran Bretagna no. Il gioco di Mazzarri si fonda sul ritmo, sul pressing, sulle motivazioni. Barcellona e Real Madrid ne faranno venti di gare al top, il Napoli su 50 ne farà 45. Qui si incontra il Lecce e si rischia di perdere. In Inghilterra esistono giusto cinque squadre grandi, poi le altri le batti facilmente. E pure se vieni sconfitto Il giorno dopo nessuno ne parla più. Il calciatore nel campionato italiano lo vive una settimana l’incontro. Non ci sono paragoni con altri campionati. Per il mercato futuro ci vuole prima chiarezza. Bisogna capire se resta Mazzarri. Se resta, non deve fare l’errore passati. Deve prendersi le sue responsabilità e indicare i calciatori che vuole. Ha sempre detto che ha bisogno di due calciatori per ruolo, quindi ne serviranno otto. Tre di prima fascia e altri funzionali al progetto dell’allenatore. Quest’anno mancava un rinforzo sulla fascia, il vice Cavani non c’è mai stato. Per non parlare del centrocampo. Si devono colmare i ruoli. Poi vengono i nomi. Ci sono calciatori già scartati come Fideleff, Donadel, Chavez, Lucarelli che non penso che saranno riconfermati, poi ci sono quelli che mancano. Il lavoro è grosso. Non si prende un calciatore e hai risolto. La clausola rescissoria di Lavezzi è un finto problema. Dipende dal calciatore non dalla società. Uno come il Pocho vuole vincere. Credo che se capisce che la società costruisce una squadra che lotta per lo scudetto non avrà alcun problema a restare in azzurro. I calciatori sono ambiziosi. È chiaro che devono capire e toccare con mano se ci sono le condizioni per poter vincere qualcosa.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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