Il problema della difesa del Napoli è di vecchia data. Ha sempre sofferto le palle inattive e continua a prendere gol in questo tipo di giocate. È una difficoltà che hanno tantissime squadre, il 60-70% delle reti sisubiscono sui calci da fermo. Bisogna trovare delle soluzioni, c’è da dire che il Napoli per come è bravo nel pressing lascia qualcosa in centimetri. Dei titolari, tranne Cannavaro e Cavani, sono tutti sotto il metro e ottanta. E di conseguenza, quando ti ritrovi di fronte dei giganti, sei penalizzato. Va detto che il Napoli è stato anche sfortunato perché Fernandez ha dovuto abbandonare il campo nel momento migliore. Fino a quanto c’è stato lui nessun problema poi c’è stato il fattaccio. Adesso è una questione di ansia. Si pensa più ad andare sull’uomo senza vedere partire la palla. L’argentino aveva dato una certa tranquillità, al di là di ciò che ha fatto in tutte le zone del campo. Questo spiega come un calciatore va valutato nel suo ruolo e non in altri. Non dimentichiamo che si era fatto presto a bocciare questo ragazzone sudamericano. Si sono presi due gol balordi. Bastava più attenzione. Ho sentito che è un problema di difensori. Non è vero, lo è di squadra. In quelle occasioni devono essere tutti bravi a difendere non solo i marcatori. Si deve rivedere qualcosa a livello di schemi facendo abbinamenti diversi. Su Spolli non doveva andare Campagnaro che gli ha ceduto molti centimetri. Avrei messo Cavani sul difensore siciliano. Ora servono degli allenamenti specifici. Non si trova una valida soluzione ed è un peccato che si vanifica una grande partita come quella di domenica contro il Catania. Non penso che questo risultato complichi le cose. Sono molto più tranquillo oggi che qualche settimana fa. A farmi stare sereno sono le parole di Cavani. Il Matador sa di essere forte e giustamente è arrabbiato. C’è grande voglia di conquistare qualcosa di importante e secondo me è arrivato il momento per il grande salto. Domenica si incontra una squadra che sta in salute. I bianconeri corrono tantissimo, il Napoli troverà un’avversaria di pari livello. Ma per me la partita decisiva è l’incontro con la Lazio a Roma. Un po’ come l’anno scorso. Se si riesce a vincere all’Olimpico si dà una spallata importante. Con la Juve rimane una partita difficile. In questo momento per la Roma recuperare tanti punti non è semplicissimo. Il destino è nelle nostre mani poiché dobbiamo andare sempre in trasferta a giocarci il terzo posto. Sono punti che valgono doppio creando molti dubbi negli avversari. Il calendario oggi non si può vedere. Dipende molto dal risultato del Lecce. Se domenica il salentino vincono si tirano dentro molte squadre sotto i quaranta punti e quindi si riapre un altro campionato. La lotta per la retrocessione vale molto anche per l’alta classifica. Tutte le altre hanno paura in questo momento. Tornando alla partita col Catania devo fare i complimenti a Pandev: è stato devastante. In questo momento non si può rinunciare a questo elemento, soprattutto quando le avversarie sono stanche. Vorrei evidenziare qualche colpa sul cambio di Lavezzi. Giusto far entrare Inler per gestire il pallone ma il Pocho è fondamentale. Sarebbe stato l’unico a poter creare problemi con le sue ripartenze. E la sua rabbia può essere fondamentale così come quella di Cavani.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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