Sono cambiate tante cose con la conquista della Coppa Italia. Per il presidente il trofeo tricolore deve essere uno stimolo per credere ancora di più nel suo progetto. L’entusiasmo aiuta a fare molto di più. De Laurentiis ha le facoltà economiche per regalare altre gioie. Per quanto riguarda Mazzarri, nonostante qualche errore commesso nella stagione, ha dimostrato di avere ancor molto da dare al Napoli. Riprendersi dopo tre sconfitte consecutive non sarebbe stato facile invece il tecnico ha ricompattato l’ambiente. Poi il fatto che sia riuscito ad alzare la Coppa gli può dare più voce in capitolo nel mercato. Secondo me Napoli ha bisogno di un tecnico decisionista. Che faccia pesare la sua parola per rinforzare il Napoli. Per i calciatori la vittoria dell’Olimpico è fondamentale perché se lo meritano. Hanno dimostrato di avere valori tecnici e morali. Se non si hanno questi valori non si vince un trofeo. Accresce l’autostima la Coppa. Si sprona chi ha qualche mal di pancia a rimanere perché qua si vince. Stanno assaporando cosa significa vincere a Napoli. Tranne Lavezzi gli altri sono tutti nel progetto Napoli. Chi verrà sa che qui si vince. Io non vedo la chiusura di un ciclo, si chiuderà con lo scudetto. Con gli innesti giusto può fare grandi cose la squadra partenopea. Il Napoli ha dimostrato spesso che quando è concentrato e sta bene in salute non ha paura di nessuno. Anche in Champions ha affrontato squadre che erano molto più forti ma ha non ha mai sfigurato. Ha grandi valori e per questo la Coppa diventa importante. Ci si deve credere sempre di più. Vanno bene ventidue giocatori per l’Europa League. Devono essere, però, due per ruolo ma all’altezza della situazione. Sono arrivati la scorsa stagione tanti calciatori che non erano da Napoli. Si devono evitare certi tipi di errori in fase di mercato. A me ha fatto molto piacere quando alla fine del riscaldamento è stato applaudito Lavezzi a Roma. Se dovesse andare via è lui a perdere perché questo affetto dei napoletani non lo trova da nessuna parte. Il problema è più il suo. A me non piace sapere che ci sono squadre che vogliono mettere delle contropartite tecniche. Se c’è un club che ha 31 milioni allora può accomodarsi. Ma se nessuno li vuole sborsare tutti questi soldi allora significa che non li vale. Il presidente deve rimanere sulle sue decisioni. I calciatori migliori vanno tenuti, poi il mal di pancia passa. Anche nel Napoli dello scudetto c’era qualcuno che voleva andare via. È chiaro che se c’è una società che porta i soldi non si può ovviare. Io punterei tutto su Insigne, e l’alternativa deve essere Vargas. Ai giovani bisogna dargli piena fiducia. L’età non c’entra, o è forte o non lo è. Poi con i soldi del Pocho io andrei ad investire in altri ruoli. Per esempio in difesa o a centrocampo. Ci vuole un’alternativa a Cavani. Ci sono calciatori dove si può fare mercato. I titolari di adesso diventano alternative. Criscito, Kucka, Bonera, Thiago Alcantara. Isla e Maggio sono allo stesso livello. Armero e Zuniga anche. Con cinquanta milioni si fa una grande squadra. L’appetito vien mangiando, sarebbe il caso di pensare adesso a vincere il terzo scudetto della storia.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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