L’uomo di mezzo, il tattico, il jolly. Il centrocampista che sa fare, eccome, anche il centrale di difesa. Javier Mascherano la bussola in campo, la guida fuori. Leader per carisma, personalità e forza. El Jefecito il suo soprannome: il piccolo capo. Piccolo coi costi alti. E’ lui il sogno di Rafa Benitez. E’ stato il suo uomo in più a Liverpool. Ora è l’allenatore in campo di Sabella, il ct dell’Argentina mondiale. Mascherano può e deve dare equilibrio alla Seleccion. Spalle grosse, capacità di interpretare la partita e l’autorevolezza di prendersi le sue responsabilità. Il futuro verrà, il mondiale è adesso. E lui è già pronto. «Siamo in ritiro per trovare la migliore condizione e soprattutto gli equilibri tattici. Sappiamo di essere una squadra votata all’attacco, e che rischia di sbilanciarsi. Dobbiamo garantire la giusta copertura. Questi giorni ci serviranno per migliorare, vogliamo andare lontano». Argentina, Iran, Bosnia e Nigeria il girone. Guardare avanti si può. Guardare più in là della nazionale non ancora. «Penso solo all’Argentina, non parlo di mercato». Voce ferma, tono sicuro. E’ Mascherano, è il Jefecito, è il piccolo grande capo.
fonte: Corriere dello Sport
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