Il valzer dei portieri, quello degli attaccanti, quello degli allenatori…e quello dei team manager. IlNapoli perderà il suo, Giuseppe Santoro, che è in procinto di seguire Walter Mazzarri all’Inter. Tra i vari nomi accostati al club azzurro per la sua sostituzione, è spuntato nella giornata di ieri anche quello di Matteo Mascetti. Per saperne di più, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva l’ex team manager di Hellas Verona e Brescia: «Questa voce mi risulta completamente nuova, non sono stato contattato per il posto di cui si parla. Io ho un ottimo rapporto con Riccardo Bigon che considero un amico oltre che grande professionista; lui sa che il sogno di qualsiasi team manager sia quello di venire a lavorare in una società come quella azzurra, ma credo che ci sia gente più pronta di me. Stiamo parlando di una piazza importante, immagino che il presidente e la società siano alla ricerca di una figura di carisma. Penso che l’intenzione del club sia quella di trovare una persona carismatica e io non avrei paura di affrontare lavoro, ma piazza si aspetta qualcosa di diverso. Già il fatto di vedere il mio nome tra le possibilità di sostituzioni di Santoro è motivo di onore e lusinga a prescindere dalla fattibilità dell’operazione che ritengo utopica».
Secondo Mascetti, il nuovo team manager potrebbe essere «un ex giocatore che è già conosciuto a Napoli». Non a caso in pole position sembra esserci Gianluca Grava: «Questa sarebbe una dimostrazione di riconoscenza nei confronti di un ragazzo perbene che ha sposato la causa azzurra nei momenti più bui e difficili, dimostrando fedeltà alla società. Lui esce dal campo e si ritrova in un ufficio, magari i primi mesi possono sorgere delle difficoltà ma ci saranno persone preposte a insegnargli il mestiere. Lui conosce bene le dinamiche dello spogliatoio e ha tutte le carte in regola».
Per concludere, un pensiero su quanto di buono ha fatto De Laurentiis in questi nove anni: «L’operato del presidente De Laurentiis è sotto gli occhi di tutti, ha dato vita alle migliori stagioni della storia del Napoli se si fa eccezione per l’epoca di Ferlaino e Maradona. Sia il suo lavoro che quello del direttore Bigon è innegabilmente ottimo, hanno dato alla piazza i giusti compensi e portato giocatori importanti. Direi che l’operato del patron azzurro è da dieci. Non dimentichiamoci che la squadra è rimasta alle costole della Juventus per tutto l’arco del campionato e ad un paio di giornate dalla fine era ancora lì a giocarsi lo scudetto».
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