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Mascara viene fischiato dalla curva catanese, ma applaudito dalla tribuna

Lo strano destino dell'ex ragazzo di Caltagirone

«Ringrazio tutti quelli della tribuna che mi hanno voluto salutare. Ma non ho capito gli altri». Per Giuseppe Mascara, il ritorno a Catania per la prima volta è stato più amaro che dolce. Amaro per quei fischi immotivati piovuti dalla curva, peraltro coperti dagli applausi arrivati dall’intera tribuna, ed anche per la sconfiitta del Napoli, la seconda con lui in campo dal primo minuti. Era accaduto anche a Verona con il Chievo.
Mascara che non aveva demeritato, soprattutto in avvio, quando ha partecipato all’azione del gol di Cavani, e quando ha tenuto in costante apprensione sia Lodi che i centrali difensivi, ha lasciato il “Massimino” scurissimo in volto. Mazzarri lo aveva anche sostituito ad inizio di ripresa dal momento che il Napoli si era trovato in dieci uomini. Lo sapeva che sarebbe uscito dopo cinque minuti. Eppure sperava di uscire perlomeno imbattuto in quello stadio dove aveva lasciato tanti bei ricordi e qualcuno se n’era dimenticato.
Per consolarlo lo vanno a salutare in tanti. Persino i magazzinieri, i massaggiatori, tutto l’entourage del Catania. «Peppuzzo, noi ti ricordiamo sempre con simpatia». E lui di rimando: «Sì ma senza l’espulsione di Santana sarebbe stata un’altra partita. E nel finale c’è stata anche tanta fortuna da parte vostra». A Mascara hanno voluto stringere la mano anche i dirigenti etnei, dal presidente Pulvirenti, all’amministratore Lomonaco, agli ex compagni di squadra. Tutti gli hanno fatto i complimenti per la Champions ed augurato di fare risultato con il Bayern. E qualcuno ha anche ammesso: «Ci avete fatto tremare fino alla fine pur con uomo in meno. Giochi in una bella squadra e farete sicuramente bene quando non avrete tanti impegni». Ma Mascara ha chinato la testa ed ha raggiunto i compagni del Napoli. Non aveva voglia di parlare ma solo di scappare da quello stadio in cui una parte dei tifosi della curva si era già dimenticato di quanto aveva dato il tamburino di Caltagirone in termini di attaccamento e di gol.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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