Siciliano di Caltagirone, Beppe Mascara ha indossato per sei anni la casacca del Catania (235 presenze, 61 reti) e per una stagione quella del Napoli (25 presenze, 4 gol). Oggi il doppio ex gioca per il Pescara (ieri ha anche fatto gol contro il Brescia) ma segue con grande attenzione le due squadre del cuore. «Dovrebbe venir fuori una bella partita, il Napoli è in forma e De Canio non è tipo da fare le barricate nonostante la difficile posizione di classifica».
Sembra una gara dal pronostico scontato.
«Sembra ma non è così. La supremazia tecnica degli azzurri è fuori discussione, anche moralmente le due formazioni vivono stati d’animo totalmente differenti. Mi auguro che il Napoli faccia tesoro dell’esperienza con il Sassuolo perchè dopo la vittoria di Firenze il vero pericolo può essere l’eccesso di euforia».
O forse anche l’impegno successivo con il Marsiglia: il gruppo è maturo per affrontare al massimo le due competizioni?
«Adesso sì, due anni fa ci provammo ma non eravamo pronti per competere ad alti livelli in Italia e in Europa. Una questione di completezza della rosa ma anche una diversa gestione delle risorse: Benitez sta ruotando scientificamente tutti gli uomini di cui dispone e lo fa dall’alto della sua enorme esperienza. I risultati sono evidenti e gli danno ragione, il suo merito principale è quello di scegliere i calciatori in base al loro stato di forma senza farsi condizionare dai nomi. Guardate Cannavaro: Paolo resta il leader e l’anima dello spogliatoio eppure in questo momento parte dalla panchina».
Il Catania è anche senza Bergessio, il Napoli invece si affida al solito turnover perché deve dosare le energie.
«L’infortunio dell’argentino è una brutta mazzata per i siciliani, ormai pare evidente che quest’anno devono pensare soltanto alla salvezza. Gli azzurri possono permettersi il lusso di ruotare gente come Higuain, Insigne, Pandev, Hamsik… Per questa ragione dico che la partita si giocherà prevalentemente sui nervi: se il Napoli resta lucido e concentrato, troverà il vantaggio e potrà gestire la partita. Il Catania dovrà impostare la gara sull’agonismo, con il coltello tra i denti, perché al San Paolo non ha niente da perdere».
E la lotta scudetto?
«Dopo dieci giornate è già una lotta a tre, non credo che le altre rientreranno in gioco. La Roma prima o poi rallenterà, e quello sarà il momento giusto per saltarle addosso».
Fonte: Il Mattino
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