Il collega Gianluca Di Marzio interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“La Lazio? Gli è andata bene, inoltre sta facendo molto meglio in Europa League che in campionato: questo può diventare un obiettivo importante per questa stagione, mi sembra sia diventato palesemente il primario. Il Napoli? Non voglio salire sul carro di quelli che sparano sul malato, non mi sembra ci sia una crisi di gioco, anzi, piuttosto mi sembra ci sia una gran dose di sfortuna a rendere il tutto più difficile, basti pensare al gol di ieri. Ovvio poi, che oltre alla malasorte, ci sono altre cose che non vanno: vedi il cinismo sotto porta. Il gioco? Quello c’è sempre, la squadra produce copiosamente. Il Napoli, comunque, non deve abbattersi: ora ci sarà più tempo per potersi calare nella sfida-campionato. Il contratto di Sarri? Credo che il rinnovo sarà automatico e che entrambe le parti siano contente di quanto stipulato finora: Sarri, in pratica, ha firmato un quinquennale che, però, viene rinnovato di anno in anno. Ovvio che sarebbe bello se il presidente gli aumentasse un po’ l’ingaggio in virtù di quanto fatto di buono finora. Credo che nessuno si sarebbe aspettato un percorso del genere. Higuain? Tutte le grandi lo vorrebbero, ovviamente. Il mercato, però, è ancora chiuso: se Lewandovski va al Real, però, si apre un valzer interessante. Non percepisco, però, da parte di Gonzalo, la volontà di andare via, né da parte sua né da parte della sua famiglia. Però vi prego: non facciamo un dramma su Higuain che non segna dopo che fino a due settimane fa elogiavamo la sua media realizzativa migliore d’Europa. La sua tendenza ad ingrassare? E’ metabolismo, io non lo vedo, però, che non scatta più. Gabbiadini? Col senno del poi, chiaramente diventa facile dire che forse è stato un errore non accettare i quasi trenta milioni del Wolfsburg, anche perché, forte dell’ingaggio quasi doppio rispetto a quello azzurro, anche per il giocatore c’è un po’ di contraccolpo psicologico, visto che non si sente protagonista. Ovvio che parlare ora è facile.”
