Giovanni Martusciello, vice di Giampaolo ad Empoli, potrebbe essere il nuovo allenatore dei toscani. Questa mattina l’annuncio è arrivato direttamente dal presidente Fabrizio Corsi ai microfoni di Radio Uno: “Probabilmente ripartiremo con lui. Ne parleremo i prossimi giorni, c’è da capire la convinzione di questa opportunità. Sappiamo innanzitutto che questa idea di gioco ci ha dato solidità ed esaltato diversi giocatori”.
Il tecnico di Ischia ha confermato la trattativa in esclusiva ai microfoni di Maidirecalcio: “C’è stato un primo approccio con il presidente, c’è questa possibilità per dare continuità ad un progetto iniziato anni fa. Ho lavorato con due maestri come Sarri e Giampaolo. Mi sento pronto“. Lo scorso anno lo stesso Martusciello avrebbe potuto seguire Sarri sotto l’ombra del Vesuvio come suo secondo: “Non ho rimpianti, da anni sono legato all’Empoli e spero di continuare a lavorare in questo ambiente”.
La squadra di Giampaolo ha chiuso al decimo posto migliorando anche la grande stagione dello scorso anno a conferma del grande lavoro societario: “L’obiettivo principale da parte della dirigenza è quella di andare a scegliere non solo giocatori che rispecchiano qualità tecniche importanti, ma che siano anche moralmente idonei a vestire una maglia come quella dell’Empoli. Avendo poche pressioni, inoltre, i giovani possono sbagliare e dagli errori migliorarsi come è successo in questi anni. L’idea parte dal presidente perché è da quarant’anni che fa questo lavoro. Corsi nutre una grande passione nei confronti del calcio, vive il calcio a 360°. Capisce di calcio, ma non è invasivo”.
Ad Empoli i giovani crescono divertendosi: “Il calcio tennis a terra è stata una mia idea, mi piaceva come situazione. Sono tutti piccoli particolari che ti portano a consolidare quella comunione di beni. Al di là di questo, è la qualità umana che si mette a disposizione in un contesto di gruppo composto da 25-26 giocatori. Non è semplice accomunarli in una sola direzione: ad Empoli si riesce con più facilità rispetto ad altre squadre. Empoli ti permette di lavorare in maniera tranquilla e non ossessivamente”.
Ma c’è il rischio di perdere giocatori importanti come Saponara: “E’ un giocatore straordinario ed è quello più chiacchierato negli ultimi anni ad Empoli. Ha avuto difficoltà iniziali perché non era ancora pronto a livello psicologico ad affrontare l’avventura a Milano, anche se lui non è stato aiutato nel passo che poi è andato a fare. Si è trovato in un contesto di confusione e poiché è un giocatore che ha bisogno di affetto e di attenzioni come tutti i talenti, a Milano non era ancora pronto per accettare questo. Ora lo è. Ha un ruolo come quello del trequartista che non viene tanto usato dalle squadre italiane, però potrebbe essere utilizzato anche come mezzala o seconda punta. E’ un giocatore molto forte, vediamo se partirà”.
E c’è anche Mario Rui vicino alle big d’Italia: “Potrebbe giocare alla grande nel Napoli. In Italia i terzini sinistri sono veramente pochi e questo ragazzo ha fatto passi enormi grazie al lavoro assiduo di mister Sarri. Me lo ricordo quando è arrivato era una cellula impazzita, ma con il lavoro quotidiano Sarri l’ha migliorato e oggi affascina ogniqualvolta lo vedi giocare. Ha fatto passi enormi, è un campione”.
E Tonelli sarà un giocatore del Napoli nelle prossime ore: “Io sono di parte, sono stato dieci anni a stretto contatto. Lo conosco dai tempi della Primavera, si lavorava quasi tutti i giorni per migliorarlo sotto tutti i punti di vista. Aveva un grosso motore: grande fisicità, rapidità, giocatore intelligentissimo. Un difensore che sa portare dentro quello che è un passato, quello che è un difensore deve fare: sa marcare e sa reagire ad un impatto fisico. Rugani è più pulito, ma Tonelli è più intelligente del difensore della Juventus. Se sbaglia, sbaglia per eccesso di personalità. Gli errori che a volte commette sono dovuti a questa grande personalità. Anche lui deve ringraziare il lavoro di Sarri. Ci può stare alla grande in questo Napoli, ma ci sono pressioni diverse. Sono convinto che possa far bene perché ha grande voglia di giocare. L’altro giorno stava guardando la partita del Napoli con tutta la squadra e al gol di Hamsik tutti sono corsi ad abbracciarlo perché si vedeva la possibilità di accedere alla Champions League. Sono tre/quattro passi avanti per lui”.
Un pensiero anche ad Hysaj autentica sorpresa per Napoli: “E’ stata una rivelazione per i napoletani, ma non per noi che lo conosciamo da tantissimi anni. Sarri lo mise dentro ad un età prematura: aveva grande personalità nonostante avesse solamente 17 anni. E’ stato utilizzato spesso a sinistra, è bravo con entrambi i piedi. Mario Rui arrivò in un secondo momento e a destra giocava Laurini. E’ un freddo, non soffre mai la pressione”.
Fonte: Maidirecalcio
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