Un passo avanti, un altro indietro: e in quel labirinto ch’è il mercato, la «strategia» ha una sua centralità, è materia dominante, è la mossa (a sorpresa) per evitare di sprecare qualche milione di euro (da parte di chi compra) o l’ultimatum per rimediare un assegno più sontuoso (da parte di chi cede). E’ la storia di sempre, parole in libertà nelle quali andare a leggere: ma stavolta le fonti sono indiscutibili e ciò che si percepisce attraverso Sky è la viva voce di Manuel Manzo, manager di Jackson Martinez in attesa di giudizio. «Sono a Milano ma per parlare d’altro. Perché per Martinez ora devono decidere le società: l’accordo del Napoli con il calciatore c’è già». Gli affari sono affari ma nelle pieghe di una trattativa abbondando le variabili impazzite, difficili da domare: fatta, teoricamente fatta, e invece praticamente non c’è ancora la fumata azzurra.
«VIENE DI CORSA» – I fatti sono pubblicamente separati dalle opinioni e ciò che resta, in questo concitato valzer sulla punta colombiana, è la consapevolezza di dover provvedere con un bonifico bancario da quaranta milioni, l’ammontare della clausola rescissoria, per portarsi a casa quel bomber che nel Porto ha scoperto d’avere una vena realizzatrice mostruosa e che nel Napoli che verrà avrebbe (comunque) un ruolo secondario rispetto a Higuain. «Ma devono a questo punto parlare esclusivamente i due club. Sono vicende che riguardano loro, perché l’intesa con il calciatore è lì. Io penso che il Porto non intenda cederlo e per ottenere l’attaccante esiste una sola soluzione».
L’ALTRO MATADOR – Il percorso è sufficientemente tracciato e ripercorre, per grandi linee (e grandissime cifre), il tragitto obbligato della trattativa-Cavani: sul contratto di Jackson Martinez c’è la via di fuga d’una «liberatoria» onerosa e, in assenza di alternative, il prendere o lasciarlo è nella cifra da sistemare sull’assegno, in quei quaranta milioni cui il Porto non intende rinunciare, per alcuna ragione. «Penso che sia questa l’unica possibilità per riuscire a definire in maniera positiva la questione: loro non hanno assolutamente intenzione di cedere il giocatore e lo farebbero, dovrebbero farlo, soltanto se venisse riconosciuto l’intero valore prestabilito». Quaranta milioni al Porto (otto in più dei trentadue presentati), due per cinque stagioni al centravanti: un movimento complessivo da cinquanta milioni di euro e di altrettanti interrogativi che restano.
GITA IN… – I quaranta milioni di motivi che spingono a restare nella scia di Martinez sono alla verifica dello staff, di Benitez e di Bigon, ma prima che la BB partenopea si spinga per un giudizio che possa essere definitivo sulla scelta da operare – provarci, desistere – resta percorribile l’opzione Sanchez, un diavoletto che non va considerato alternativo, che ha le caratteristiche ideali per integrarsi nel 4-2-3-1, che avrà probabilmente qualche settimana per scoprire cosa gli possa riservare il Barça o se varrà la pena di provare un’esperienza – un’altra – in Italia. Le finestre restano spalancate e il Napoli è lì affacciato: nel week-end, a Londra, capiterà pure il Porto, va a finire che ci scappa qualche segnale di fumo per Manzo, per Martinez. «Ora è arrivato il momento in cui la palla passa ai club: l’accordo tra il Napoli e il calciatore c’è….»
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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