Il sito amico generazioneditalenti.com ha intervistato in esclusiva il giovane osservatore slovacco Martin Kois:
Martin Kois, quando inizia il tuo rapporto col calcio e come cresce negli anni, portandoti a diventare un osservatore?
“Il calcio mi ha appassionato sin da piccolo. Mio padre, ex calciatore, mi iscrisse alla scuola calcio dello Slovan Bratislava dove sono cresciuto calcisticamente. Avevamo un’ottima squadra che vinceva quasi tutte le competizioni alle quali prendeva parte. A 18 anni esordii in prima divisione; Facevo anche parte della Nazionale giovanile Slovacca. Insomma, la mia carriera sembrava andare per il verso giusto quando a 19 anni un serio infortunio alla schiena compromise la mia ascesa. Dopo un passaggio nella seconda serie Slovacca mi sono trasferito in Repubblica Ceca, dove gioco tuttora.”
E’ vero che ti lega un’amicizia di vecchia data con Marek Hamsik? Quando e come le vostre strade si sono incrociate?
“Si, è vero! Marek arrivò allo Slovan un mese prima del suo quindicesimo compleanno e restò con noi fino ai diciassette, quando si trasferì in Italia. In quei due anni abbiamo costruito un ottimo rapporto, passavamo molto tempo assieme. Adesso che viviamo a diversi kilometri di distanza è più difficile vedersi, ma riusciamo a mantenerci comunque in contatto: Marek è lo stesso ragazzo che conoscevo tanti anni fa.”
Ci racconti un aneddoto su “Marekiaro” (così viene chiamato dai suoi tifosi) che sapremo solo noi, lei e lui?
“Marek arrivò allo Slovan in un periodo di difficoltà per il club: Non c’erano abbastanza soldi per acquistare il suo cartellino dallo Jupie Podlavice. Così suo papà, per riscattarlo, decise di vendere l’automobile e di chiedere del denaro in prestito. Marek non sapeva di questa storia,solo quando arrivò in italia papà Hamsik glielo raccontò. Ad oggi si può dire che abbia fatto un ottimo investimento, tutta la famiglia ha trovato la felicità in Italia, specialmente Marek e sua sorella. Lui ha una personalità forte e dà sempre il 100%, sia in allenamento che in partita.”
Eri al San Paolo nella notte del ritorno, dopo 21 anni, della Champions League a Napoli. Cosa ti è sembrato dei tifosi partenopei? E la prestazione di MareK? Sicuramente la tua presenza sugli spalti gli ha portato fortuna…
“E’ stata un’esperienza divertente. I tifosi napoletani avevano preparato un’accoglienza eccezionale ed hanno incoraggiato la propria squadra alla vittoria finale. Credo che quella sera l’atmosfera del San Paolo fosse degna dei più famosi stadi Inglesi, e questo significa molto per il Napoli. Marek ha disputato un’ottima partita, come sempre! Sono contento di aver potuto assistere al suo primo gol in Champions League, del resto prima della partita avevo detto a Massimo (Tanzillo, ideatore e creatore del sito generazioneditalenti.com, NDR) che Marek avrebbe fatto gol…probabilmente è vero, la mia presenza gli ha portato fortuna.”
Parliamo di lavoro: Hai appena firmato un accordo con Massimo Tanzillo, capo osservatore della ROAN FOOTBALL MANAGEMENT. Quali risultati ti aspetti di ottenere da questa collaborazione?
“Sia in Slovacchia che in Repubblica Ceca ci sono molti giovani giocatori con prospettive, quello che manca sono strutture giovanili di qualità, a differenza di altri stati più sviluppati calcisticamente. Credo che la nostra cooperazione aprirà le porte per diversi giovani talenti, in modo da dar loro la possibilità di crescere in scuole calcio più attrezzate e, di conseguenza, migliorare. Data la loro professionalità, sono convinto che questa nuova collaborazione ci darà soddisfazioni in futuro.”
Il calcio dell’Est è in costante crescita anche di risultati, come dimostrano la qualificazione agli ottavi ai Mondiali di Sudafrica 2010 (a danno dell’Italia) ed i 10 punti nel girone di qualificazione ad Euro 2012 della Slovacchia. Quali credi che saranno i nomi a cui dovremo abituarci parlando di Slovacchia, Repubblica Ceca e dintorni?
“La Nazionale Slovacca è una squadra di giovani, che continueranno a giocare assieme per molto tempo ancora. C’è stato un ricambio generazionale, proprio come sta succedendo in Repubblica Ceca, dove la generazione dei “famosi” è stata rimpiazzata da nuovi talenti. Parlando di Slovacchia nomi interessanti sono quelli di Martin Koval, Dávid Hudák, Michal Vilkovský, Viktor Klemens e Filip Halgoš, mentre tra i connazionali di Pavel Nedved vorrei segnalare Martin Bzirský e Dominik Špavelko.”
Kucka, Weiss, Stoch, lo stesso Hamsik, ed aggiungerei Milan Lalkovic e Robert Mak. Verrebbe da pensare “Che bel futuro per La Slovacchia”!?
“Si, sono tutti ottimi giocatori, importanti per la Nazionale e per i club di appartenenza. Tutti loro, da giovanissimi, sono partiti per continuare a crescere nelle migliori ‘academy’ Europee e diventare dei grandi calciatori. In questo ‘modus operandi’ vedo la possibilità che una piccola Nazione come la Slovacchia diventi una realtà a livello Continentale.”
Cosa puoi dirci su David Hudak? Si possono trovare punti in comune tra questo difensore classe ’93 e Skrtel, suo connazionale e pedina difensiva importante del Liverpool?
“David è un talentuoso centrale di difesa, proprio come il suo idolo Skrtel. La sua stazza è imponente (194 cm per lui ndr), questo lo rende abile nei colpi di testa ma lo è altrettanto nell’uno contro uno. Credo che David sia destinato a diventare un giocatore importante per qualche grande club.”
Segui il nostro blog generazioneditalenti.com? Qual è la tua opinione a riguardo?
“Certo, lo visito spesso. Ci sono parecchie informazioni utili ed articoli interessanti.Dando spazio ai giovani calciatori questo blog permette loro di essere conosciuti da molti appassionati di calcio e sono sicuro che la vostra importanza sul web aumenterà sempre più, anche in altre Nazioni.”
Ultima domanda: hai visitato l’Italia, Napoli nello specifico. Cosa ti ha impressionato, in positivo ed in negativo, di più?
“L’unica cosa che mi ha sorpreso in negativo è stato il caos. Per il resto ho incontrato tanta bella gente. Mi ha affascinato il loro amore per il calcio, a qualsiasi ora della giornata radio e TV ne parlano. E poi come non ricordare il cibo squisito: la cucina Italiana è la migliore al Mondo! Mi piacerebbe molto ritornare a Napoli…”
Grazie Martin e buona fortuna per tutto.
La Redazione
C.T.
Si ringrazia il sito amico generazioneditalenti.com per averci fornito questa preziosa intervista. Clicca qui per leggere l’articolo originale
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