CASTELVOLTURNO – In volo si può anche parlare con un cuscino o magari direttamente con Higuain: e a quel punto, senza restare con la testa tra le nuvole, o magari fingendo di farlo per umanissima pretattica, qualcosa si potrà capire. Ventuno convocati, tra cui Higuain: che si è allenato, ha fatto la partitella, però dovrà comunque interrogare i muscoli, sentire le risposte del corpo e poi dialogare con Benitez, per aiutarlo a capire. Per ora sa di no, perché le impressioni non inducono al sorriso e le sensazioni anzi rappresentano un pessimismo palpabile. Si gioca (però facendo sul serio) e non è la stessa cosa d’una seduta nella quale è possibile persino modulare la postura o rallentare, per non caricare sulla coscia che inquieta: e comunque, per ora, quando il Veledrome è ancora chiuso, la porta resta appena appena socchiusa, e l’accesso è riservato all’imponderabile. Quaranta e sessanta, direbbero gli amanti delle percentuali: e forse si va al ribasso. Il resto è scritto, almeno così sembra: dentro Fernandez per Britos (a Roma per un consulto), con Armero al posto di Zuniga (pure lui a Roma ma per la pulizia al menisco) e un Martens che sente di avere nelle gambe qualche chanche. Lui sì, più di Higuain.
Fonte: Corriere dello Sport
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