Orgoglio e sete di rivincita. Al Marsiglia, che fino ad adesso in Champions è paralizzato a zero punti, sette gol presi e solo due segnati, non si può negare almeno questo. Eppure, nonostante le chance di passare il turno siano praticamente nulle, i giornalisti francesi giurano che era da tempo che non vedevano Elie Baup così su di giri, così allegro, così disponibile. Forse qui al San Paolo avverte aria buona, chissà, aria di riscossa: «Giochiamo in uno degli stadi più belli d’Europa, dinnanzi a dei tifosi eccezionali: quando si viene a Napoli è solo per un’occasione importante. All’andata fu una grossa delusione e una botta al nostro orgoglio, perché commettemmo tanti errori e meritammo la sconfitta. Ma abbiamo imparato, ora siamo più preparati. Ci danno per sfavoriti, ma a me non importa quello che si dice in giro: so per certo che il vincitore lo decide il campo, mica le chiacchiere della vigilia».
Non ha tanti dubbi di formazione «perché siamo contati sia in attacco che in difesa». Rinfrancato dal pareggio a Rennes, dopo ben cinque sconfitte consecutive, Baup racconta. «Il Napoli è solo al 75% della sua forma come dice Benitez, quando arriverà al 100% saranno dolori veri per tutti. Già così è una squadra che fa venire i brividi. Non penso a una gabbia per Higuain, anche perché sarebbe del tutti inutile per frenarli: fermo lui e poi? Loro hanno Callejon che è un fenomeno, Hamsik che spunta da tutte le parti, Mertens e Insigne a cui basta mezzo metro per punirti. E c’è Pandev che di gol in carriere ne ha sempre fatti tantissimi».
Il Marsiglia è praticamente al bivio. «Noi giochiamo per salvare la faccia, noi non siamo la squadra del girone di andata: abbiamo voglia di dimostrare la nostra qualità e il nostro valore e vogliamo iniziare da stasera al San Paolo», fa il punto il centrocampista Mathieu Valbuena, uno dei migliori dell’Om, un solo gol quest’anno ma già sei assist. «A noi non piace l’idea che tutti ci considerino come la squadra da battere del girone: sapevamo già al momento del sorteggio che non eravamo stati fortunati: ma abbiamo il dovere di lottare fino alla fine per il passaggio agli ottavi. Finché la matematica non ci darò per spacciati dobbiamo impegnarci fino in fondo». Il trequartista 29enne da tempo nel giro della nazionale di Deschamps aggiunge: «L’Europa ci guarda e di fare figuracce internazionali non ne abbiamo alcuna voglia: questa Champions l’abbiamo voluta a tutti i costi lo scorso anno e non intendiamo mollare proprio adesso. Magari giocando con più spensieratezza potremmo dimostrare la nostra qualità»
Fonte: Il Mattino.
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