Due tir, dotati di celle frigofero, partiranno in nottata da Milano in direzione Napoli. Trasportano rotoli di manto erboso, pari ad una copertura di circa millecinquecento metri quadrati. Serviranno a “rizollare” le due aree di rigore del terreno del San Paolo. Entro domani sera, poi, dovrebbe essere tutto sistemato, dopodiché martedì ci sarà il secondo sopralluogo dell’agronomo della Lega, Castelli. Sarà lui a stabilire se la strategia prescelta va bene, oppure c’è bisogno di “rizollare” anche altre zone del terreno dell’impianto di Fuorigrotta.
Ma in questa settimana la situazione è decisamente migliorata. Grazie alle pioggie cadute nei giorni scorsi ed anche grazie alle temperature che sono decisamente calate. L’erba al San Paolo è cresciuta di ben otto centimetri, al punto che si è provveduto anche al primo taglio. Ottimista il responsabile della ditta che si sta occupando del prato, Salvatore Marrone: «Stiamo rispettando i tempi e ce la stiamo mettendo tutta. Il clima ci ha aiutato ma nel frattempo abbiamo provveduto anche a una nuova risemina e ad una ennesima concimazione, sempre d’accordo con l’esperto del Calcio Napoli. Con il Parma sarà tutto a posto e non credo ci sia bisogno di rizollare altre zone del terreno di gioco anche se la nostra attenzione resterà alta. Poi, un giorno la verità renderà giustizia a chi sta lavorando con tanto scrupolo al ripristino del manto erboso dello stadio».
MACCHINARIO DALLA TOSCANA – La ditta Marrone si è avvalsa di un altro macchinario per la semina fatto arrivare appositamente dalla Toscana dall’agronomo di fiducia del Napoli, Leandro Galardini. Questo contribuisce a distribuire in maniera più uniforme i semi, ad una profondità di tre centimetri, in modo da favorire la ricrescita dell’erba in tempi rapidi. Dieci gli operai che lavorano senza soste da prima della gara con la Fiorentina. E costante è la presenza di Galardini allo stadio San Paolo per vigilare sulla bontà degli interventi. Persino la scelta dei rotoloni da sistemare nelle due aree di rigore ha richiesto attenta valutazione prima dell’ordinazione: l’erba, infatti, è simile a quella presente a Fuorigrotta, nonchè cresciuta sullo stesso tipo di terreno (misto a sabbia). Differente, quindi, da quella installata a San Siro o in altri stadi.
LA LENTE DEGLI INQUIRENTI – Tutto viene eseguito con grande scrupolo, quindi, e le polemiche esplose all’indomani della gara con la Fiorentina sembrano rientrate anche se l’ipotesi di un tentativo di sabotaggio resta comunque al vaglio degli inquirenti. Dello stato dei lavori, il presidente Aurelio De Laurentiis viene costantemente aggiornato da Alessandro Formisano, il funzionario che sovrintende a tutte le operazioni societarie in loco. Anche Mazzarri chiede in continuazione dei progressi del manto erboso di Fuorigrotta. Non è da escludere un allenamento, seppure blando, prima della gara con gli emiliani tanto per saggiare la tenuta del nuovo manto.
TEMPI STRETTI – L’unica preoccupazione degli esperti è rappresentata dal calendario: il Napoli dovrà giocare in casa domenica 16 con il Parma e quattro giorni dopo debutterà in Europa League contro gi svedesi dell’Alk Solna di Stoccolma. Ma gli esperti assicurano che l’erba del San Paolo oltre a ritornare verde come prima, sarà anche abbastanza resistente da reggere l’urto di due gare in quattro giorni.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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