A Napoli la Juve è rimasta meno di ventiquattro ore. E a casa è tornata, al di là delle dichiarazioni ufficiali, con la forte convinzione che al San Paolo, ieri sera, l’atteso posticipo con gli azzurri di Mazzarri si sarebbe potuto giocare. La società aveva scelto per la trasferta di Napoli un esclusivo hotel del centro con vista sul Golfo. Il panorama se l’è gustato poco, la squadra praticamente non ha messo piede fuori dall’albergo ieri mattina. E in albergo squadra e dirigenti hanno saputo all’improvviso del vertice convocato in Prefettura e della decisione, maturata di lì a poco, di rinviare la partita. Nessun dirigente bianconero ha partecipato all’incontro, e la cosa qualche malumore l’ha creato. La Juve avrebbe preferito un maggior coinvolgimento o quantomeno si aspettava di essere informata per conoscenza di quanto stava accadendo invece di apprendere tutto dalla tv. In effetti le uniche immagini che dopo pranzo, intorno alle 14.30, sono arrivate in albergo sono quelle di un San Paolo deserto ma con il sole a scaldare gli spalti vuoti e il manto erboso: in casa bianconera hanno solo potuto rendersi conto che non si trattava di un problema di praticabilità di campo. E infatti le motivazioni del rinvio sono altre. Nel frattempo era già scattato il piano di rientro: il club è riuscito ad anticipare alle 16.50 il volo charter (prenotato per la notte), i bianconeri sono sbarcati ieri sera a Torino intorno alle 18.15.
REAZIONI– Nessuna nota ufficiale della società, a parlare è l’ad Beppe Marotta che, prima di imbarcarsi sul charter, commenta: «Gli ordini delle autorità prevalgono, come giusto, sull’interesse sportivo. Siamo dispiaciuti perchè avevamo preparato a fondo questa partita e siamo in un buon momento di forma, reduci da una bella vittoria. Il Napoli, che ha partecipato al vertice, avrà certamente avuto qualche elemento in più per aiutare le autorità nell’analisi. Purtroppo i fatti di questi giorni prevalgono sul resto e il calcio non può e non deve vivere al di fuori della realtà».
RECUPERO– La Juve vuole recuperare la partita con il Napoli nella prima data utile, cioè il 29 novembre. Consapevole che al big match del San Paolo rischierà di presentarsi senza qualche titolare, vista la lunga lista di diffidati eccellenti. Certamente non avrebbe accettato di giocare con il Napoli il 14 dicembre (giorno in cui sarà recuperata Genoa-Inter) visto che lunedì 12 la Juve sarà impegnata nel monday night con la Roma. Un’ipotesi, quella del 14, non percorribile ma che ieri pomeriggio è circolata per qualche ora alimentando la rabbia dei tifosi bianconeri.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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