Al “Grand Stade” di Marrakech va in scena il secondo atto del derby più sentito di tutto il Maghreb: Marocco e Algeria si affrontano per accumulare punti utili al guadagno del biglietto d’accesso alla Coppa D’Africa (CAN) 2012; Hassan Yebda in campo dal primo minuto. Ricordiamo che all’andata le “volpi del deserto” Hanno avuto la meglio sui rivali soprannominati “leoni dell’Atlante”, grazie al gol del centrocampista azzurro. Il Marocco parte forte al 4′: il talento dell’Arsenal, Chamakh, colpisce di testa in area e la sfera afiora il legno alla destra del portiere, uscito sconsideratamente oltre l’area piccola. Si destreggia bene dall’altra parte il “napoletano” d’Algeria, grinta e sostanza quando si tratta di difendere e scioltezza nel riproporsi in avanti; regala alla platea anche un elegante “sombrero” al 15,’ che riscuote il consenso dei propri beniamini, posizionati nello spicchio di curva a loro appositamente dedicato. Al 25′ si sblocca il match: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il numero 5 del Marocco Benatia (difensore dell’Udinese) mette dentro da 0 metri, approfittando della dormita generale dei difensori algerini, 1-0. Al 39′ raddoppio dei “leoni d’Atlante”: lancio in profondità di Benatia per Chamakh che supera agilmente la linea difensiva avversaria e buca l’estremo difensore Mbolhi, 2-0. Negli ultimi minuti di tempo, l’Algeria tenta una timida reazione, soprattutto attraverso i calci da fermo; proprio sugli sviluppi di una punizione nasce l’occasione migliore per Yebda e compagni ma Mesbah, solo davanti alla porta, colpisce clamorosamente il palo. All’intervallo il risultato non cambia; il primo gol sembra aver intimorito la convinzione degli algerini, che evidenziano numerose amnesia in fase difensiva; il filtro di centrocampo non ha bene retto la pressione avversaria nella seconda parte dei primi quarantacinque minuti di gioco. Nel secondo tempo non cambia il registro: i marocchini, forti del 2-0, premono con sicurezza e rapidità, dall’altra parte sembra che le “volpi del deserto” non riescano a trovare soluzioni efficaci alle disattenzioni in fase passiva. Al 58′ lo score si fa ancora più pesante: il numero 18 Hadji fora, come una la ma nel burro, il debole scudo protettivo dei rivali e piazza la sfera nell’anolino basso alla destra di Mbolhi, 3-0. Il Marocco non si ferma più: al 69′ il numero 11 Assaidi ubriaca il proprio marcatore e appoggia delicatamente verso il secondo palo, a mò di colpo da biliardo, 4-0. Giornata decisamente no per Yebda: dopo i primi minuti di convincente possesso palla e riproposizioni non è riuscito a coprire efficacemente gli spazi, le sue mancanze nel pressare i diretti avversari si sono fatte sentire. Ora la qualificazione per la prossima Coppa D’Africa si fa più difficile per l’Algeria…
Antonio Fusco
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