Mario Rui ha parlto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione Radio Goal. Ecco le sue parole:
“Mancano ancora 16 partite, sono tante e può succedere di tutto. Abbiamo un buon margine e non ci concentriamo su quello, pensiamo di partita in partita. Tutti vorranno farci cadere e noi dobbiamo essere pronti a ribaltare questa cosa [..]
[..] Saranno settimane dure sia a livello fisico che mentale, affronteremo tre squadre forti che sono abituate a giocare un bel calcio. Dovremmo essere altrettanto bravi e a pensare a vincere tutte queste tre partite”.
Sull’andare più avanti possibile in Europa:
“Il nostro obiettivo è quello, abbiamo una partita molto complicata in Champions. Sappiamo le qualità dell’Eintracht, l’anno scorso hanno vinto l’EL e sarà difficile, ma il nostro obiettivo come il loro sarà di vincere. Dovremmo essere più bravi di loro e cercare di passare questo turno”.
Sul ruolo di terzino:
“Il mister ci ha dato ancora di più a livello calcistico e tattico, se ne intende molto. Ci chiede sempre di trovare spazi dove poter giocare, dove ci sono i buchi da riempire. E’ importante occupare gli spazi sul campo, appena vediamo uno spazio cerchiamo di sfruttarlo”.
Sull’approccio mentale:
“Il lavoro che stiamo facendo ci ha dato più consapevolezza di quello che possiamo fare, già l’anno scorso si poteva fare ma abbiamo sbagliato troppe partite. Quest’anno non le abbiamo sbagliate, siamo più consapevoli delle nostre qualità e di quello che possiamo fare in campo”.
Sulle differenze tra Spalletti e Sarri:
“Le differenze possono essere anche tra gli altri allenatori che sono passati, Gattuso e Ancelotti. L’importante che in tutti c’è sempre la ricerca di giocare meglio degli avversari, giocando meglio e avendo più possesso palla siamo più vicini alla vittoria, su questo discorso sono tutti bravi. Non sta a me dire che è il più bravo, ogni allenatore che è passato ha lasciato la sua impronta, poi in questi 2 anni mister Spalletti ci ha dato qualcosa in più e si vede questo anche in campo”.
Sul supporto del pubblico:
“Fa piacere, sentirsi trattato così nella tua città, ormai la considero come mia, è veramente unico. Il merito va alla squadra, quando il collettivo è forte vengono fuori anche le qualità dei singoli. E’ un gruppo vero, tutti facciamo la differenza anche quelli che scendono in campo, quelli che entrano dopo on non entrano danno tutti il loro contributo. Questa è la cosa importante”.
Kvaratskhelia come Salah?
“Differenze ci sono, sono calciatori diversi. Penso che il mister si riferiva al fatto che con lui Salah è diventato meno individualista, lo stesso sta accadendo con Kvara. Sono due calciatori di altissima qualità, poi Kvara ha ancora tantissimi margini di miglioramento. Per nostra fortuna diventerà ancora molto più forte”.
Kvara può arrivare ai livelli di Ronaldo?
“Magari, ne sarei contentissimo da compagno di squadra. Ha ancora il tempo dalla sua parte, quindi glielo auguro e spero che possa arrivare a quei livelli”.
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