Pierpaolo Marino, ex direttore generale del primo Napoli griffato De Laurentiis, racconta ai microfoni di Marte Sport Live, in occasione del decimo anniversario della rinascita del club, le emozioni e le speranze di quei giorni. Ecco quanto evidenziato da IamNaples:
“L’11 settembre 2004, esattamente dieci anni fa, nasceva il nuovo Napoli di De Laurentiis. Avevo appena finito il mercato ad Udine e mi ritrovai catapultato in questa nuova, grande avventura di cui, se mi permettete, vado ancora oggi molto fiero. Manco a farlo apposta, oggi che si festeggiano i dieci anni della rinascita azzurra, De Laurentiis ed io ci ritroveremo in Lega. Il mio rapporto col Napoli? Porto sempre nel cuore grandi ricordi e grande affetto, poi ci può stare che i rapporti lavorativi possano interrompersi. La fase d’ingrandimento? Dopo 4 anni da quel fatidico 11 settembre 2004 ci ritrovammo a Lisbona a giocarci la UEFA con il Benfica, niente male. Il rinnovo di Benitez? Le cose si fanno in due ed eventuali difficoltà potrebbero provenire sia da una parte che dall’altra. La balena nell’acquario? Il Napoli in C era una balena in un acquario. Fummo costretti a giocare, nonostante il nostro bacino d’utenza, su campi da 2000 spettatori, cose improponibili. Io maestro di De Laurentiis in materia calcistica? Potrebbe essere, ma spesso gli allievi superano i maestri. Il presidente che più mi ha lasciato qualcosa? Il compianto Dino Viola è stato da un punto di vista di insegnamenti comportamentali ed umani un vero e proprio maestro di vita. Quando parlava diceva vere e proprie massime. Che giornata rivivrei? La domenica a Genova, che sancì il nostro ritorno in A. Il mio record? Lo ricordo a tutti: ho vinto, con gli azzurri, un campionato di C, uno di B, uno di A ed una coppa Italia.”
