Il dg dell’Atalanta Pierpaolo Marino è stato ospite della trasmissione Calcio£Mercato su Sportitalia rilasciando delle dichiarazioni anche sul Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Il successo ci ha regalato nuovi punti in classifica, la nostra è una classifica da rimpinguare. Queste imprese devono solo farci aumentare l’autostima. Sono felicissimo, ma forse un pò stanco perché la gara contro il Napoli per me non è come le altre. C’è stato un grande carico di tensione ed emozione. Lotta-scudetto? La formazione partenopea è l’anti-Juve, può lottare per il tricolore se dovesse restare agganciata alla squadra bianconera. Con la Juventus agli ottavi di Champions, in quella fase della stagione potrebbe esserci qualche sorpresa a favore del Napoli.
Gargano all’Inter? Sono felice per lui, in nerazzurro sta avendo quella consacrazione che merita. A Napoli viveva di luci ed ombre, dalla critica veniva apprezzato solo a periodi; è un calciatore che ha un’ottima fase di interdizione, somiglia molto al nostro Carmona. Edu Vargas? Il cileno in azzurro al momento non ha fatto ciò che deve fare, non è detto che non lo faccia più in avanti. Hamsik e Lavezzi? Nel giorno della presentazione c’era uno striscione a Castel Volturno dove i tifosi chiedevano grandi campioni, il tempo ha dimostrato che avevo puntato sui ragazzi giusti. L’anno sabbatico di Mazzarri? Secondo me parla di stress e che probabilmente non intende rinnovare. Questo è il messaggio che mi arriva, poi ognuno è libero di scegliere cosa dire. A me sembra un preavviso di mancato rinnovo. Cosa rispondo a Mazzarri sulle dichiarazioni post-gara? Vuol dire che abbiamo uno tra i migliori portieri del campionato, mi è sembrata la gara dello scorso anno quando il Napoli segnò in pieno recupero. Gli azzurri mi hanno fatto una buona impressione, ma per noi contano i tre punti e aver battuto la più autorevole candidata a fermare la Juve in chiave scudetto. Se dispiace non aver rivisto De Laurentiis ieri? L’ho visto in passato, ma per lavoro in questi giorni è a Los Angeles. Con Aurelio al Napoli è stata una grande ascesa; è un personaggio unico. Un aneddoto? Quando mi chiamò per convincermi di accettare la causa azzurra, iniziò a parlare tantissimo. Poi iniziai a parlare io e si addormentò, dopo si svegliò e disse che ero la persona giusta per rilanciare il club”
La Redazione
C.T.
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