Pierpaolo Marino, dg dell’Atalanta con noti e recenti trascorsi al Napoli, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“La vittoria col Pescara ci voleva: dopo la vittoria di Siena abbiamo messo una bella ipoteca sulla salvezza, anche se finché non si arriva ai fantomatici 38/40 punti, non si può stare tranquilli. Napoli? La sconfitta di ieri magari si spiega con un pò di delusione per la mancata vittoria con la Juventus: c’era molta aspettativa per quel match, ci può stare che dopo un risultato un pò deludente. Il Napoli può stare lì in alto, come seconda forza del nostro campionato, ma la Juventus ha qualcosa in più. Il Napoli sembra in involuzione, Cavani non segna da un pò, ma si dev’essere ancora tranquilli ed orgogliosi e pensare a difendere la seconda piazza. Il Milan si è quadrato e consolidato e sembra la squadra più pericolosa, fortuna per la Juve che i rossoneri si siano svegliati in ritardo. Il tifo azzurro? Dopo la delusione risponderà con il solito entusiasmo, fungendo da dodicesimo in campo; io spero lo faccia dalla partita dopo quella con l’Atalanta. Mazzarri? Da quello che leggo mi sembra che non sia vincolato da un altro anno di contratto, ma non credo che alla fine se ne andrà. De Laurentiis può convincerlo in cinque minuti. Analogie con Reja? Anche Edi preferiva andare sempre in scadenza per trovare nuovi stimoli. La partita di Domenica? Non siamo ancora salvi e giocare al San Paolo da emozioni particolari. Sicuramente verremo per fare una bella partita, non verremo a fare una gita, venderemo cara la pelle. Moralez? Ha avuto un periodo di appannamento, ma per noi è sempre fondamentale: ci fa fare il salto di qualità. Mercato? Abbiamo perso Peluso, Manfredini e Schelotto e abbiamo investito molto sul mercato, anticipando un pò quello di luglio. Bonaventura? Le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti, è uno da doppia cifra e grandi qualità. Speriamo di averlo un altro anno: molto dipenderà da lui. Amarcord? Per me è sempre una festa quando vengo a Napoli, specie dopo la parentesi fresca della ricostruzione. Il Napoli è la squadra a cui ho dato di più e che mi ha dato di più, ho studiato in Città e sono nato ad Avellino, a pochi passi: non posso che amare tutto l’ambiente partenopeo.”
La Redazione
M.P.
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