Pierpaolo Marino, a pochi giorni dalla nomina e dal gran ritorno a casa, parla a Tuttomercatoweb del suo ritorno in Serie A con l’Udinese:
“Udine e l’Udinese sul mio vocabolario corrispondono alla parola casa. Questa società è un modello non solo in Italia ma in tutta Europa e non c’è nulla da correggere come ho letto in queste ore. La famiglia Pozzo ha dimostrato di saper fare grandi cose nel calcio, sia sotto il punto di vista tecnico che manageriale. Fino al marketing.
La Dacia Arena è un simbolo del calcio del futuro, aver portato gli Europei Under 21 in questa città è un merito del club che ha proiettato tutta la città al futuro. Sono tornato ad Udine per portare la mia esperienza, la mia passione e per fare da anello di congiunzione tra società e parte tecnica. Qui non c’è nulla da correggere e tanto meno chi mi vede come il salvatore della Patria non conosce il modello Udinese, vincente da 25 anni con 25 partecipazioni consecutive in serie A solo come le romane e le milanesi.
Una società di calcio che stringe collaborazioni con l’Università Cattolica di Milano dimostra di essere avanti anni luce anche nei progetti extra campo. Sono contento, inoltre, di aver ritrovato il Direttore Generale, Franco Collavino, uno dei miei allievi migliori che penso, ad oggi, abbia superato il maestro e con il quale lavorerò quotidianamente a stretto contatto, senza alcuna invasione di campo in ruoli dirigenziali differenti. Sono pronto per questa avventura e sono contento di essere tornato a casa”.
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