Marienplatz coperta da sciarpe e bandiere azzurre, le stradine romantiche dell’affascinante Monaco gonfie di cori e d’entusiasmo, poi la partita e la delusione per molti che speravano in un biglietto dell’ultimo minuto che non è arrivato. Fuori dello stadio sono rimasti in molti, ma una stima ufficiale non è stata diramata: i tifosi raccontano che più di duemila persone sono restate a bocca asciutta e sono tornate in centro a guardare la partita in tv dagli schermi dei bar che trasmettevano l’incontro. L’invasione pacifica degli ottomila napoletani (ma erano certamente di più, almeno diecimila) annunciati in Germania per la partita più importante della stagione ha portato un pizzico di scompiglio in città, ma i tedeschi di Bavaria, meridionali e quindi calorosi come i napoletani, non hanno protestato e si sono fatti travolgere dall’onda azzurra che è andata crescendo nel corso della giornata di ieri. Lungo le strade del centro solo lingua italiana e soprattutto dialetto partenopeo, ristoranti attrezzati per l’occasione con menù per gli italiani e prezzi fissi «da tifosi».
Naturalmente tutti, ma proprio tutti i napoletani che sono arrivati fin quassù, hanno puntato dritti al cuore di Monaco, Marienplatz, che intorno alle 12, era letteralmente invasa dai tifosi azzurri. Così, quando il famoso campanile con le figurine mobili ha iniziato la «danza» di mezzogiorno, si sono fermati cori e canti e la torcida partenopea ha regalato uno scrosciante applauso allo show dell’antico orologio bavarese, suscitando risate a applausi di approvazione anche da parte dei più algidi cittadini di Monaco. Un solo gruppo di ultras è arrivato in centro scortato dalla polizia: una decina di agenti seguiva il piccolo corteo con bandiere blu notte che s’inoltrava per la città: solo un avviso all’arrivo «non fate casino», e poi una telecamera puntata fissa sul gruppo per riprendere ogni volto e ogni azione. La videoripresa era realizzata da una donna poliziotto che ha trascorso più di quattro ore consecutive a «girare» il filmino della passeggiata degli ultras. Nel primo pomeriggio, pian piano il centro s’è svuotato. Il popolo azzurro ha iniziato a puntare dritto verso l’Allianz Arena. Metropolitana comodissima, quasi fin dentro lo stadio, posti auto per tutti, senza problemi. Qualche problema, invece, l’ha avuto chi sperava in una soluzione di fortuna: un bagarino, un cancello da scavalcare. Se qualcuno c’è riuscito non lo sappiamo, se qualcuno è stato beccato lo diranno i rapporti della rigida polizia tedesca che verranno diramati questa mattina. Di certo in molti sono stati costretti a tornare in città.
Allo stadio, nel momento in cui il Napoli entra in campo sembra di esser al San Paolo. Con i tifosi azzurri, sparpagliati in tutto l’impianto, in piedi a incitare la squadra di Mazzarri. E dopo la delusione per i tre gol subiti da Gomez, il sostegno al Napoli è tornato ad essere fortissimo. La seconda rete di Fernandez ha scatenato i tifosi azzurri che hanno sperato fino all’ultimo nella miracolosa rimonta come avvenne lo scorso anno a Bucarest contro la Steaua. Poi, almeno in duecento hanno poi aspettato i giocatori fuori dallo stadio Allianz per applaudirli e sostenerli con il coro
«Dai ragazzi non mollate».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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