Luca Marcello, ex arbitro e moviolista, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al mistero dell’audio “sparito” del match tra Inter e Juventus del 2016, alla luce di quanto dichiarato dall’ex capo della procura della FIGC.
”
Perché non esiste un file del colloquio tra VAR ed arbitro?
Per un motivo banalissimo: perché non è mai esistito.
Trattandosi di episodio da ammonizione il VAR non aveva alcun motivo per intervenire e, se avesse interpellato Orsato, avrebbe commesso un errore colossale di applicazione del protocollo.
Si dirà: “eh ma poteva dire “non è rosso” per far capire all’arbitro di ammonire”.
Queste frasi, utilizzate per aggirare i limiti del protocollo, hanno un senso in generale ma non in questo caso.
E’ ovvio che una frase del genere può essere utilizzata nel caso in cui un fallo sia tra quelli che generalmente vengono definiti “arancioni” ma mai e poi mai un VAR può anche solo pensare di utilizzare una frase di tale tenore per un fallo che era sicuramente da giallo ma che non aveva alcuna caratteristica per qualcosa di più.
In sintesi.
Quella sera Orsato arbitrò malissimo in generale e quell’ammonizione rimarrà come uno dei suoi più gravi errori in carriera (assieme al rigore assegnato a Strootman in un derby di Roma per una simulazione colossale del centrocampista, volato a terra senza alcun contatto).
Ma di misterioso non c’è nulla.”
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