C’è stato un ex compagno con cui Marek Hamsik è arrivato allo scontro fisico. Si tratta del croato Radosevic e lo racconta proprio il capitano azzurro nella sua auto-biografia “Marekiaro” (Mondadori). Di seguito un estratto: “Ho rispettato tutti, e ho fatto del mio meglio per ottenere il rispetto di tutti. Ed è proprio quando ti accorgi che qualcuno pensa che stare zitti significhi essere deboli che devi sentirti ancora più forte. Mi diverte trovarmi davanti ad avversari, o a volte persino compagni, convinti di poter fare quel che vogliono perché tanto io non reagirò. E invece so sempre quando far valere le mie ragioni e anche quando alzare la voce. A volte anche le mani.
Se ne accorse un giorno in allenamento un ragazzino troppo spavaldo che mi fece un’entrata davvero pericolosa. Credeva di fare il bullo, di mettersi in mostra con l’esuberanza fisica, e si trovò a rientrare nello spogliatoio con la coda tra le gambe. Non mi piace litigare, ma con Radoševic´ non ebbi alternativa. Era un giovanissimo calciatore appena arrivato a Napoli dalla Croazia, negli anni di Benítez, e forse non aveva capito che fare un passo indietro, ascoltare e assorbire non significa essere senza attributi. Persi la pazienza, con lui arrivammo allo scontro fisico. I compagni restarono di stucco. In otto anni nessuno aveva visto un Hamšík così arrabbiato”.
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