Il Principino ha il pensiero fisso sulla coppa, anzi sulla Supercoppa: “E’ un trofeo molto importante, siamo campioni in carica e abbiamo un’ottima occasione per dimostrare di essere ancora i più forti”. Claudio Marchisio torna a Pechino quattro anni dopo le Olimpiadi: “Ma nella capitale non giocai per infortunio. Nel 2008 faceva ancora più caldo”. Fa molto caldo in tutti i sensi attorno alla Juve che prepara la Supercoppa di sabato contro il Napoli in attesa della sentenza su Conte, Bonucci e Pepe. “Siamo molto carichi – racconta Marchisio -, il Napoli ci ha sempre messo in difficoltà, ma noi siamo pronti. I nostri avversari ogni anno sono migliorati e anche in campionato saranno rivali pericolosi insieme a Inter, Milan, Roma e Udinese”.
LE FINALI- Negli ultimi mesi Marchisio ha perso due finali in Coppa Italia e in Europeo: “Adesso speriamo di vincere. Però io sono tra quelli che pensano che le finali sia meglio giocarle, pur perdendole: perché ti danno l’esperienza per affrontare meglio quelle che giocherai”. Le finali erano un sogno appena un anno fa, quando la Juve era reduce da due settimi posti consecutivi: “In effetti non avrei mai immaginato di tornare così in fretta al vertice. Ma lo scudetto dell’anno scorso è nato giorno dopo giorno e ci ha portato la fiducia che mancava. Adesso dobbiamo restare ad alti livelli”. Per riuscirci la Juve ha fatto alcuni acquisti importanti, anche a centrocampo: “Sono contento per gli arrivi di Asamoah e Isla perché in mezzo si corre tanto, è lì che si vincono le partite, e servono tanti giocatori. Se arriverà un grande attaccante sarà benvenuto, ma dovrà sapere che in avanti ci sono altre ottime punte”. E non c’è più Del Piero: “I cori dei tifosi cinesi per lui ci fanno capire la sua importanza. Vedere il suo armadietto vuoto a Vinovo mi ha fatto un certo effetto. Ale resta un esempio per tutti noi”. E la sua maglia resta da assegnare: “Da ragazzino – racconta Marchisio – giocavo con il 10, ma ormai sono affezionato all’8 che mi fotografa meglio come calciatore. Con il 10 nella storia della Juve hanno giocato Platini, Baggio, Del Piero, gente che con una magia riusciva a emozionare il pubblico”.
Fonte: gazzetta.it
La Redazione
C.T.
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