Le foglie più alte prendono un sacco di vento. . E’ la metafora della vita, gliela insegnò suo nonno, se poi è un vento caldo, allora è un vento del Sud. Quel sud che Vinicio Marchioni, l’ex Freddo di Romanzo Criminale (andata in onda su Sky), sublima nella sua ultima fatica, Il Sud è niente, opera prima del giovane regista calabrese Fabio Mollo ma anche di tutto il cast tecnico ( «dalla fotografia, affidata alla bravissima Debora Vrizzi, ai costumi di Andrea Cavalletto, fino alla protagonista, Miriam Karlkvist»), presentato ieri in anteprima europea al Festival Internazionale del Film di Roma (2100 spettatori alla proiezione della mattina, un record). Quel sud che adesso è scosso dal caso Salernitana-Nocerina, dalla farsa che si fa tragedia.
Ha definito “Il Sud è niente” «mio figlio». Un impegno importante.
«E’ un progetto al quale tengo molto, è coinciso con la nascita del mio secondogenito (legato a Milena Mancini, Vinicio è papà di Marco e di Marcello, ndr), il mio personaggio è un padre che ha perso il suo primo figlio. E forse esserlo anche nella vita reale mi ha aiutato ad interpretare la drammaticità di un evento al quale non voglio pensare. Il titolo, ovviamente, è provocatorio: io, poi, da parte di mamma sono di origini calabresi…».
Ai suoi figli consiglierà, quando saranno più grandi, di non seguire l’esempio di Salernitana-Nocerina. Brutta pagina, sempre al Sud….
«Episodio inqualificabile, il problema è l’omertà, il silenzio. Nel nostro Paese succede così. Silenzio sulle stragi, silenzio sui colpevoli di omicidi a sfondo omosessuale, silenzio sulla violenza negli stadi. Sì, se ne parla. Ma poi la show deve andare avanti, si deve tornare a giocare, a fare un film. Si va avanti come se nulla fosse, come se non fosse successo nulla».
Se ne esce come?
«Magari, anche grazie a questo o altri film. Che non hanno lo scopo di dare risposte, ma temi di discussione che possano aprire, far saltare quei coperchi che opprimono il nostro Paese».
E’ uno sportivo a 360 gradi, è tifoso della Roma. Sarà soddisfatto….
«Dopo ogni partita, su twitter scrivo: “non è successo niente” . Bisogna rimanere con i piedi per terra, perché adesso arriva il difficile. Come diceva mio nonno, le foglie più alte prendono un sacco di vento. La vera sorpresa è Garcia, ci ha ridato la spina dorsale».
Roma in testa alla classifica, Napoli che viaggia fra le prime…
«Il sud al potere, perché nel calcio anche Roma è a sud degli scudetti. E il sud ha una grande voglia di raccontarsi, di essere raccontato. Per questo spero che, nonostante poche sale, il film possa arrivare non solo al Nord. Perché in Italia sia parla di Sud solo per i fatti di cronaca».
Il sud, in realtà, è molto di più.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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