Piano piano la nuova Juve sta nascendo. E somiglia sempre più alla Juve di quest’anno. Con qualche faccia nuova in più e con un’icona in meno. Per Del Piero spazio non ci sarà, salvo clamorose sorprese, ma davvero clamorose. Per molti altri invece sì. Quelli che in questa cavalcata (comunque appassionante e oltre le aspettative di inizio stagione) hanno recitato un ruolo da protagonisti. Nel corso di quetsa stagione stanno arrivanod i rinnovi a tutti. Marchisio (2016), Matri (2017), Quagliarella (2015), De Ceglie (2017), Bonucci (2017), Storari (2014), fra pochissimo Barzagli (2015), a fine campionato Buffon (2015). La Juve del futuro parte da loro. E da un giocatore di levatura internazionale. Ora i riflettori sono puntati tutti su Arjen Robben, che nel post partita contro il Real ha strizzato l’occhio alla Juve. Che ha sondato la sua disponibilità, sta cercando di capire se la pista è percorribile. Robben ha soltanto un anno ancora di contratto con il Bayern e questo lo rende superappetibile. Ma la trattativa per il rinnovo procede. E il Bayern è in questo momento avvantaggiato. Così i dirigenti bianconeri tengono vive le altre piste. Quelle che portano a Suarez del Liverpool, Van Persie dell’Arsenal (che ha la stessa situazione contrattuale del suo connazionale), Leandro Damiao centravanti della nazionale brasiliana. I famosi top, insomma. Fra cui anche Drogba, osservato speciale, insieme a Raul Meireles, nella sfida del Chelsea contro il Barcellona.
Perché il Chelsea dovrebbe lasciar andare il suo bomber? Perché sono rimasti in sede gi appunti di Villas Boas. Per la prossima stagione piacciono Falcao e Hulk, anche se sono tutt’e due costosissimi.
Ancora è aprile e le piste si tengono tutte aperte. Mentre sta per chiudersi la trattativa per Pogba. Il giovane centrocampista del Manchester United difficilmente rinnoverà con gli inglesi. E la Juve aspetta sicura.
Mentre invece chiude la porta Nesta: rimango al Milan, ha detto. Nessun Pirlo bis. Quindi Nesta è uno di quelli che rinnoverà. Così come Ambrosini e Gattuso. Su Yepes il Milan ci sta pensando seriamente, il finale di campionato ha dato affidabilità. Per Seedorf e Van Bommel siamo ancora 50 e 50. Mentre invece Zambrotta, Flamini e Inzaghi vanno verso il no. Poi si penserà al riscatto di Aquilani, automatico in caso di arrivo a 25 presenze. Per ora è fermo a 22 (se parte dalla panchina la presenza vale la metà) ma Allegri in questo momento non sta facendo certo questi calcoli. E intanto Galliani per la prossima stagione ha già preso Acerbi: prestito con diritto di riscatto. Sarà definito tutto nelle prossime ore.
Il Napoli intanto sta seguendo con grandissima attenzione Facundo Roncaglia, difensore centrale in scadenza di contratto del Boca Juniors, classe 1987. Può giocare anche da terzino destro, e nei scorsi mesi era stato vicino a Catania e Genoa (in Italia).
Mentre invece dall’Inghilterra rimbalza l’interesse fortissimo dell’Inter per Bosingwa, del Chelsea, che a fine anno si libererà a parametro zero. In Italia conferme non ce ne sono, di nessun tipo. Ma un giocatore di fascia evidentemente serve, soprattutto se dovesse partire Maicon. E l’interesse è rivolto sempre in Inghilterra, ma al City, per una vecchia fiamma: Kolarov. Mentre la prossima settimana l’Inter si incontrerà con i fratelli Becali per parlare del rinnovo di Chivu.
PS Con il mercato forse c’entra poco, anche se qualche volta ci sarà capitato di parlarne. Oggi a Bergamo saluteremo per l’ultima volta Morosini. Da domani, per i suoi amici e i suoi ex compagni di squadra, comincerà la quotidianità, la parte più difficile. Da domani quando si parlerà di lui, si parlerà più di quello che è successo in quei 6 minuti e 40 secondi, se ci sono responsabilità o meno, che di tutto il resto. Morosini, un bravo giocatore di provincia, che forse non tutti conoscevano, ha avuto un grande merito: ha unito tutti i campanili, è stato adottato da tutta Italia. Ecco, io voglio ricordarmelo così.
Fonte: Luca Marchetti per Tuttomercatoweb.com
La Redazione
C.T.
