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Marchegiani: “Azzurri attenti, la rimonta del Milan è seria”

L’ex portiere di Lazio e Chievo: «I napoletani non sono in crisi ma basta pensare allo scudetto»

Il Milan risorto come l’Araba Fenice, la Juve che esce indenne dal big match del San Paolo e il Napoli che, pur in serie positiva da 10 gare, sembra stretto in una morsa. Luca Marchegiani, portiere di Lazio e Chievo, ora commentatore a Sky, è sempre stato un ammiratore degli azzurri di Mazzarri.
Cosa sta succedendo?
«Il Napoli è una squadra che in alcuni momenti ci ha persino emozionato per il suo gioco brillante. Spero che riparta, altrimenti il campionato sarà meno avvincente».
È una squadra che, ingiustamente, è sotto processo: a sentire le critiche, pare che non funzioni più nulla.
«Non è tempo di processi. Bisogna lavorare e pensare positivo. Solo così se ne esce. Perché in questi momenti può scattare un meccanismo che ti porta a perdere l’autostima e non riesci più a risalire. Il problema non sono i risultati quanto gli obiettivi che sembra ti sfuggano di mano. L’unica cosa che non funziona, poi, è il fatto che Cavani non segna più».
Ma cosa è accaduto, secondo lei?
«Mi sembra che sia venuto meno un briciolo di entusiasmo, ma di sicuro resta lo spirito di squadra, la compattezza. Credo che il secondo posto sia un buonissimo obiettivo. E che il Napoli debba pensare a difenderlo dagli assalti del Milan e non pensare tanto a rincorrere la Juventus. Altrimenti gli azzurri rischiano ancora altre amarezze».
Oggi col Chievo potrebbe essere una giornata pro-Napoli?
«Credo che alla fine la distanza in classifica resterà invariata. Il Chievo non è più quello degli anni passati che contro le grandi si trasformava: soffrirà molto, questo pomeriggio ma alla fine gli azzurri vinceranno».
E la Juventus?
«Giocassero a Catania direi: ecco, Conte rischia il ko. Ma a Torino i bianconeri sono nettamente favoriti. Anche perché la squadra di Maran anche contro l’Inter ha dimostrato alcuni limiti caratteriali».
Se vince il Napoli e pure la Juve non è una giornata pro-azzurri.
«Certo che lo è. Il Napoli deve guardarsi alle spalle, deve difendere il secondo posto dal Milan. E non deve pensare che gli impegni di Champions possono distrarre i bianconeri: parliamo di un club abituato a vincere da sempre».
Insomma, il campionato è ai titoli di coda?
«Ma no, può dire ancora molto. Il Napoli ha i mezzi per cogliere al volo le incertezze che la Juventus incontrerà nella gare di campionato durante lo svolgimento dei quarti di Champions?».
Qualcuno accusa Cavani di non essere più lui, di essersi distratto per la corte del Real Madrid e Manchester City. Lei che dice?
«Che Cavani è stato l’autore, il protagonista principale di questo Napoli. E non può essere messo in discussione».
Mazzarri resta in bilico.
«Lui ha creato questa squadra, lui l’ha portata a un passo da vittorie importanti. Hamsik e Cavani devono tutto ai suoi schemi e ai suoi moduli». De Sanctis continuerà a giocare fino a 39 anni. Come lei.
«Friedel del Tottenham ha quasi 42 anni: un portiere quando è un professionista al top può giocare molto a lungo: e Morgan è uno di questi». 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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