Venti anni di cui cinque vissuti da calciatore in Inghilterra. Ecco, in sintesi, il profilo di Marcello Trotta, attaccante classe 1992 oggi in prestito al Brentford dal Fulham, società che ne detiene il cartellino dal 2009. Prima ancora, però, per il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Napoli c’è stata l’avventura di una stagione a Manchester con la maglia del City. “Nel 2008 mi si è presentata l’opportunità di tentare questa avventura in Inghilterra – spiega il ragazzo in esclusiva per i microfoni diTuttomercatoweb.com – e ho deciso di accettare. Il fascino del calcio inglese è stato molto forte e sono felice della mia scelta. I club qui ti seguono con grande attenzione, soprattutto se sei molto giovane. Fra i 16 e i 18 anni ti aiutano a crescere assieme alla tua famiglia. Senza dimenticare la vita scolastica”.
Un’esperienza, dunque, formativa sotto tutti gli aspetti. Anche sul piano calcistico hai avuto modo di lavorare con un maetro come Martin Jol.
“E’ un grande tecnico, che sa lavorare molto bene con i giovani”.
Sul piano tattico si dice sempre che all’estero si lavora molto meno rispetto a quanto si fa in Italia, è vero?
“Per quella che è la mia esperienza credo che sia normale che ci siano diversità fra un campionato e un altro. Ognuno ha la propria mentalità, ma anche qui si lavora molto sulla tattica”
Oggi sei in prestito al Brentford, società che milita nella League One, la Serie C inglese. Quali sono i tuoi obiettivi e quelli del club?
“Questo per me è un anno importante perchè spero sia di aiutare la mia squadra attuale a raggiungere l’obiettivo della promozione aumentando il mio bottino di gol, ma anche per potermi conquistare una chance nella prima squadra del Fulham dopo tre stagioni vissute in prestito a fare esperienza”.
Mai fatto un pensiero ad un ritorno in Italia?
“Prima c’è il Fulham, con cui ho un contratto fino al 2015, ma se ci fossero opportunità in Italia le valuterei”.
Da attaccante, qual è il bomber che apprezzi maggiormente?
“Lo scorso anno è arrivato al Fulham Dimitar Berbatov, uno dei giocatori più forti della storia della Premier. Le statistiche parlano per lui. Ho avuto l’opportunità di allenarmi con lui e si capisce subito che si tratta di un grande giocatore. Ha colpi straordinari. Per questo ho cercato di “rubare” più segreti possibili dal suo repertori, chiedendogli anche consigli”.
Chiudiamo con un sogno. Sei campano di origini, mai pensato alla maglia del Napoli?
“Quella è la società in cui ho mosso i primi passi e anche se da piccolo ero tifoso dell’Inter ho Napoli nel cuore. In quella piazza si vive un’atmosfera incredibile e un giorno mi piacerebbe tornare a vestire la maglia azzurra”.
Fonte: Tuttomercatoweb.com
La Redazione
C.T.
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